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Rugbista mostra fiero la medaglia d’argento al figlio: spiega il valore della sconfitta, è lo sport

Aaron Smith sconfitto nella finale dei Mondiali di rugby ha dato una lezione sportiva a tutti al momento della premiazione con una scena diventata iconica.
A cura di Marco Beltrami
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Ci sono situazioni che dovrebbero essere normali nello sport, ma che poi nella realtà non lo sono affatto, anzi. Una di queste è sicuramente l'accettazione della sconfitta, il riconoscere i meriti degli avversari e capire per esempio che si può essere grati anche delle piccole o grandi cose che la vita regala, oltre l'agonismo e le competizioni. Una lezione in tal senso arriva dal rugbista Aaron Smith.

Questo ragazzone neozelandese di quasi 35 anni non è riuscito a vincere il suo secondo titolo mondiale con la prestigiosa casacca degli All Blacks. Il sogno di salire ancora una volta sul tetto del mondo, si è spento dopo la sconfitta nella finale iridata contro il Sudafrica. Una partita che per lui aveva un sapore speciale, visto che è stata l'ultima della sua carriera a chiudere una vera e propria era con la casacca della Nazionale di rugby a 15 della Nuova Zelanda.

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Subito dopo la conclusione della sfida, il neozelandese ha sfoderato comunque il miglior sorriso ed è andato a prendere i suoi figli. Con loro ha voluto condividere quei momenti agonisticamente difficili, per ristabilire il giusto ordine delle cose. Smith ha poi ricevuto la medaglia d'argento, con in braccio uno dei suoi rampolli e in una scena iconica gli ha mostrato proprio il trofeo sorridendo con lui. Non importa che non sia d'oro, quello che conta è cosa c'è dietro e tutti gli sforzi fatti per ottenerla.

Un atteggiamento impeccabile che stride e non poco con tante scene pessime viste soprattutto nel calcio. Abbiamo assistito negli ultimi anni a situazioni tutt'altro che gradevoli: giocatori che si tolgono la medaglia d'argento, altri che la lanciano o regalano, e così via.

Quello di Aaron Smith è stato invece un gesto eccezionale nella sua normalità che rappresenta una lezione per tutti. Le sue parole dopo il torneo sono emblematiche e forse meriterebbero di essere esposte in tutti gli spogliatoi. Il mediano di mischia all'AFP ha voluto manifestare la sua gratitudine per una coppa del mondo a suo dire meravigliosa, con buona pace dell'epilogo: "È stato eccezionale. È bellissimo giocare in questo stadio e vedere tutti questi fuochi d'artificio. Quando non è la tua giornata, è dura, ma ho adorato questa Coppa del Mondo. Abbiamo trascorso otto settimane eccezionali e le ricorderemo per molto tempo. Tornerò con la mia famiglia un giorno. Ho amato ogni momento. Sono abbastanza amareggiato ma ho dei ricordi enormi legati a questa maglia".

Smith ha poi spiegato il perché ha voluto condividere con i suoi figli il post-gara. Il suo intervento è meraviglioso: "Sono andato a prendere i miei figli. A loro non importa, ti amano qualunque cosa accada. Mi ha reso davvero felice. Amano il loro papà. Sono ancora momenti che dobbiamo apprezzare. Dobbiamo fare un passo indietro. La famiglia è importante. Questa partita era importante ma uscendo dal campo sapevo che con la squadra avevamo dato tutto. È sport. Ho ottimi ricordi, soprattutto dei quarti. Abbiamo passato un mese eccezionale".

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