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Rugbista fuori controllo, manda all’ospedale due carabinieri: in preda al delirio nella notte

Il gigantesco rugbista fijano Rusiate Nasove è stato protagonista di una notte brava a Reggio Emilia dopo aver abusato di alcol: due carabinieri sono finiti all’ospedale, si è reso necessario l’arrivo di altri rinforzi per rendere inoffensivo il giocatore col taser.
A cura di Paolo Fiorenza
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Rusiate Nasove è un rugbista delle Isole Fiji attualmente tesserato per il Valorugby Reggio Emilia, nel massimo campionato italiano. Un rinforzo importante arrivato lo scorso agosto e come tale presentato all'epoca dalla società emiliana: "Gran colpo di mercato sul finale dell'estate con l'arrivo in Italia della terza linea fijana Rusiate Nasove, atleta internazionale". Poi le cose sul campo non sono andate esattamente così, visto che il 28enne flanker ha non ha giocato molto con Reggio, ed ora il suo nome sale agli onori delle cronache per ragioni non sportive e tutt'altro che commendevoli: Nasove, ubriaco fradicio, l'altra notte ha mandato all'ospedale due carabinieri, prima di essere reso inoffensivo col taser.

La vicenda – riportata dal Resto del Carlino – ha avuto inizio quando nella notte tra giovedì e venerdì alcuni residenti si sono rivolti alle forze dell'ordine per segnalare che c'era una persona in stato di alterazione che urlava frasi sconnesse in Viale dei Mille a Reggio Emilia. Si trattava proprio di Nasove, che è stato trovato – dalla pattuglia di carabinieri accorsa immediatamente sul posto – sdraiato sul cofano di una macchina mentre era in preda al delirio indotto dall'abuso di alcol. Il gigante fijano (un metro e 95 di altezza, con un peso di oltre il quintale) si è opposto alla richiesta di fornire le proprie generalità, aggredendo i militari con inaudita violenza: calci e pugni che hanno mandato all'ospedale due carabinieri con sette giorni di prognosi.

Si è dunque reso necessario l'intervento di ulteriori due volanti della questura, che hanno inseguito Nasove, il quale ha provato a nascondersi dietro un cartellone pubblicitario in Piazzale Tricolore. Il rugbista è stato individuato e poi reso inoffensivo col taser, prima di essere arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate. Condotto prima al pronto soccorso come da procedura, è finito poi in carcere.

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