Pietro Riva supera il tedesco e fa ciao: “Gli pago una pizza”. Interviene la Federazione Internazionale
Pietro Riva ha rischiato grosso per una sciocchezza colossale – nonché un gesto antisportivo – che ha compiuto sul rettilineo finale della mezza maratona agli Europei di Roma. La medaglia d'argento conquistata in rimonta quasi sul traguardo resterà un momento bellissimo che ha definito per sempre la sua carriera di atleta, ma sulla vicenda la Federazione Internazionale di atletica leggera ha voluto aggiungere una macchia ben visibile: un cartellino giallo per "unsporting manner", ovvero per comportamento antisportivo, che è comparso dopo qualche minuto al fianco al suo nome sull'ordine d'arrivo ufficiale.
Al di là dell'antisportività del gesto fatto nei confronti dello stremato tedesco Amanal Petros, che si è dovuto accontentare del bronzo nella gara che ha visto il trionfo di Yeman Crippa, il "ciao" con cui Riva lo ha salutato dopo averlo superato a velocità doppia in retta d'arrivo è una leggerezza assurda per un atleta di alto livello: regolamento alla mano, si rischia la squalifica in base all'annotazione TR7.1. Lo dimostrano esempi del passato e dunque si può ben dire che al 27enne di Alba sia andata bene, cavandosela solo con un giallo che gli lascia la meritatissima medaglia d'argento.
Nel dopo gara, Riva ha chiesto scusa per il gesto ai microfoni di Sky, rispondendo così alla domanda sulla questione: "Me lo hanno già chiesto sulla TV tedesca. Gli ho detto che non era intenzionale, ho fatto solo così con la mano, non era rivolto a lui che rispetto un sacco. Ho detto subito che gli pago una pizza o cinque chili di Nutella, non voleva essere un gesto di poco rispetto nei confronti suoi e degli atleti tedeschi".
Per Pietro Riva è il miglior risultato in carriera, un inseguimento durato parecchi anni, visto che da giovane era stato una promessa, vincendo a 18 anni il campionato europeo juniores nei 10mila metri a Eskilstuna nel 2015. Adesso arriva finalmente una medaglia pesante, in un giorno da sogno davanti al pubblico di casa. Come Crippa anche Riva adesso guarda con qualche ambizione alle Olimpiadi di Parigim ma lì farà bene a non fare alcun gesto agli avversari: potrebbe trovare una giuria più severa di quella di Roma.