Rio 2016, Setterosa da applausi: 12-9 alla Russia e finale per l’oro
È sempre più forte il profumo di medaglie che arriva dallo stadio del nuoto di Rio de Janeiro. Tutto merito della pallanuoto e in particolare del Setterosa che schianta la Russia in semifinale con il risultato di 12-9 e si regala l'atto finale per il metallo più pesante, contro la vincente di Ungheria-Stati Uniti (gara in programma alle 21.30, ora italiana). Dopo il successo per 12-7 contro la Cina nei quarti, le ragazze del ct Conti che avevano già battuto le russe nella fase a gironi (10-5) cominciano male, ma poi prendono subito il controllo del match e regolano un avversario scorbutico e molto aggressivo, al termine di un'altra battaglia che si accende soprattutto nel finale, quando le azzurre mettono in acqua cuore e carattere per chiudere i conti. Sugli scudi Garibotti, autrice di cinque gol e Tabani, determinante con la sua doppietta in due passaggi chiave del match. L'Italia torna così a medaglia, un traguardo che mancava da Atene 2004, quando il metallo fu il più prezioso. E adesso, grande attesa anche per il Settebello maschile che dovrà vedersela con la Serbia per l'accesso alla finale.
Inizio complicato, ma che reazione!
L'inizio delle azzurre è con il freno a mano tirato e la Russia ne approfitta con un uno-due che rischia di tramortire le nostre. Dopo 17 secondi è la Ivanova a sbloccare il punteggio, sull'azione successiva ci pensa la Gorbunova a bissare con un gran diagonale dalla distanza. L'Italia non demorde e si desta subito: ci pensa la solita Garibotti che prima, con un pallonetto, scavalca l'estremo difensore russo e poi impatta il risultato con un gran diagonale che rimbalza sull'acqua e si infila in fondo al sacco. Il primo quarto si chiude così in perfetta parità (2-2). Alla ripresa le azzurre hanno tutt'altra faccia e mostrano maggiore concretezza: Tabani sigla subito il sorpasso e l'allungo arriva grazie a un rigore realizzato dalla Bianconi, per un fallo su Aiello (4-2). Gara in discesa? Nient'affatto. L'Italia si distrae e prima rischia di capitolare su una controfuga concessa ingenuamente, poi subisce il contro-break russo con Lisunova (tiro che si infila sotto la traversa da posizione centrale), poi con Glyzina che finalizza una combinazione alla sinistra del nostro portiere.
Allungo e tripudio Setterosa
Tutto da rifare, ma le ragazze del ct Conti, ancora una volta, non tremano e con super-Garibotti rimettono subito la testa avanti e sul possesso successivo ci pensa Radicchi a piazzare la stoccata che porta all'intervallo lungo sul 6-4. La pausa non modifica l'inerzia con le italiane che mettono subito le cose in chiaro: in apertura Garibotti sigla il personale poker con un pallonetto che scavalca le braccia russe, bacia il palo più lontano e finisce la sua corsa in porta e poi è il turno della capitana Tania Di Mario siglare il massimo vantaggio dopo appena due minuti della terza frazione sfruttando un corridoio centrale. La Russia prova a reagire ma il nostro portiere Gorlero fa buona guardia sigillando il risultato sull'8-4 al 24′. Nell'ultima frazione, la Russia tenta il tutto per tutto, mette grande aggressività in campo e proa a non far tirare le azzurre che dopo un palo in apertura, subiscono l'8-5 della Lisunova, ma reagiscono con un pallonetto sublime della Tabani. Le russe non demordono e si riportano al -2 con l'uno-due Ivanova-Prokofyeva, ma è ancora la Garibotti a togliere le castagne dal fuoco con una conclusione tutto cuore che non lascia scampo al portiere. La Russia non molla e si fa nuovamente aggressiva: sull'asse Karimova-Grineva riaccorcia sul 10-8. Match in bilico, ma la Aiello con grande lucidità e presenza a centro area va a conquistarsi un rigore determinante a 100 secondi dalla fine, che la Bianconi finalizza senza tremare. Ciliegina sulla torta la rete da metà vasca di Queirolo, a cui risponde la Soboleva sui titoli di coda del match. 12-9 e finale per le azzurre.