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Rio 2016, Paltrinieri, Detti e Pellegrini: il nuoto azzurro si risveglia

Paltrinieri primo nelle batterie dei 1500, Detti quinto. Pellegrini trascina in ultima frazione la 4×100 mista. Lanciata da Carlotta Zofkova, Arianna Castiglioni e Ilaria Bianchi, centra la finale con il record italiano. Cagnotto si qualifica per la finale dal trampolino. Marconi prima delle escluse.
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L'orgoglio del nuoto azzurro. Dopo tante controprestazioni, tornano i sorrisi nella piscina di Rio. Torna l'ottimismo soprattutto di Federica Pellegrini, ultima frazionista della staffetta 4×100 mista che aggancia la finale di domani con il nuovo primato italiano. Lanciato da Carlotta Zofkova, Arianna Castiglioni e Ilaria Bianchi, il quartetto azzurro ha ottenuto il settimo tempo di qualificazione in 3'59″09.

"Oggi le staffette donne hanno morso l'acqua" ha detto Pellegrini. ""Ho sempre cercato di dare il massimo, anche oggi l'ho fatto. Il giorno dopo essere arrivata quarta mi sono detta ‘prendo l'aereo e torno a casa' perché avevo bisogno di resettare tutto. Ma sapevo che non c'era bisogno, perché in acqua mi ha fatto stare subito meglio".

Avanzano anche Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti per la finale dei 1.500 metri. Il campione del mondo ha ottenuto il miglior tempo di 14'44″51. Quinto dopo le batterie, invece, Detti (14'48″68). Paltrinieri comanda la sua batteria già dall'inizio e dà lo strappo decisivo negli ultimi 400 metri. L'americano Connor Jaeger a quel punto non lo tiene più. "Sono contento, fare un tempo così di mattina è buono" ha spiegato Paltrinieri. "Certo, il bello deve ancora venire, ma ho fatto del mio meglio. Sento buone sensazioni, mi dovevo sbloccare e questa gara mi è servita. Ho cercato un pò di sfiancare l'americano ma sono tranquillo, sono qui perché voglio godermela al massimo. Quest'anno è andato ben. Ho fatto quello che volevo fare. Solo io so quanto mi sono allenato per questi obiettivi".

Detti invece controlla la sua batteria che chiude con il terzo posto dietro a Wilimovsky (14'48"23), e Horton (14'48"47). Crolla invece il controverso cinese Sun Yang, in passato principale avversario di Paltrinieri, che chiude settimo in 15'01"97 ed è già fuori dalla finale. "Credo che la sua preparazione fosse incentrata su 200 e 400 – dice l'azzurro – mi spiace per lui ma domani ci saranno comunque altre sette persone che vorranno sbranarmi in acqua quindi che ci sia o che non ci sia non mi cambia. Sarà una finale agguerrita".

La sfida che vale l'oro nella prova più lunga del nuoto fra le corsie è per domani alle 22.11 ora brasiliana, le 3.11 della notte fra sabato e domenica in Italia. Per l'ultimo lampo d'orgoglio del nuoto azzurro a Rio.

Tania Cagnotto si qualifica per la finale del trampolino da 3 metri. La campionessa bolzanina ha ottenuto il quarto miglior punteggio delle qualificazioni con 347.30. A pari punti con le cinesi dopo i primi due tuffi, l'azzurra deve solo sistemare un po' il doppio e mezzo ritornato con cui ha ottenuto solo 54 punti. Guida la canadese Jennifer Abel, argento mondiale nel sincro da 3 a Kazan dove perse il podio dal trampolino con i 40.50 punti del doppio e mezzo rovesciato, con 373.00 punti. La canadese guida davanti alle cinesi Zi He e Tingmao Shi, ma in semifinale si ripartirà comunque da zero. Peccato per Maria Marconi, condizionata anche dai recenti problemi alla schiena, che ha chiuso solo 19ma, prima delle escluse dalla semifinale. Decisamente incoraggiante per tre quinti di gara, la romana ha rovinato tutto con il doppio e mezzo indietro, partito storto e chiuso abbondantissimo, da 48.00 punti e il doppio e mezzo rovesciato da 49.50. Marconi ha ottenuto solo 292.95 punti, 2.25 in meno di quelli che sarebbero serviti per la qualificazione. Peccato perché a Londra si entrava in finale con 289.65 punti.

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