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Rinuncia alla vittoria perché l’avversaria si è fatta male: “Siamo amiche, vale più di tutto”

Il gesto di profondo rispetto e di grande lealtà sportiva caratterizza la finale Under 23 di spada femminile. In pedana ci sono Gaia Traditi ed Emilia Rossatti: una delle due s’infortuna, l’altra decide di non approfittarne per non vincere in quel modo.
A cura di Maurizio De Santis
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L'abbraccio a fine gara tra Gaia Traditi ed Emilia Rossatti.
L'abbraccio a fine gara tra Gaia Traditi ed Emilia Rossatti.

Cosa è la lealtà sportiva? Prendetevi qualche secondo, soffermate l'attenzione su un video del campionato Under 23 di spada femminile. Le immagini proposte dalla Federscherma chiariscono qual è l'essenza di quell'espressione e dà un senso compiuto al fairplay tra atleti. Gaia Traditi (Fiamme Oro Roma) ed Emilia Rossatti (Accademia Bernardi Ferrara) sono in pedana a Vercelli e si affrontano per conquistare il titolo italiano.

La prima è in vantaggio per 12-9 ma a un certo punto qualcosa va storto: fa un paio di passi all'indietro e inciampa, il piede destro ha una torsione impropria, la caviglia destra quasi sembra scapparle via. La giovane stoccatrice perde l'equilibrio cade male, non riesce a rialzarsi e urla per il dolore. Quando sfila la maschera protettiva, sul viso ha stampata tutta la sofferenza del momento.

Il momento in cui Gaia Traditi cade e si fa male alla caviglia destra.
Il momento in cui Gaia Traditi cade e si fa male alla caviglia destra.

La gara viene fermata, lo staff medico la soccorre e la rimette in sesto in quei cinque minuti previsti dal regolamento: Traditi non vuole mollare, stringe i denti e resiste in maniera stoica. È di nuovo al suo posto, si mette in guardia, in fondo mancano una manciata di secondi (17): in quel momento accade qualcosa di commovente e molto bello per i valori che insegna.

A Rossatti non va di vincere in quel modo, approfittando dell'infortunio dell'avversaria (che è anche sua amica). Potrebbe rimontare, il margine è ancora tale da rendere possibile il successo. Ma salire sul gradino più alto del podio non è quello che ritiene davvero importante per sé in quel momento.

Il profondo rispetto per Traditi la porta a rinunciare agli assalti e lascia che a vincere sia lei a vincere quel titolo che aveva nelle mani prima di farsi male. I secondi che restano sfilano via in fretta, un abbraccio sincero e lacrime di commozione accompagnano le due ragazze: difficile davvero dire chi abbia vinto e chi perso.

La commozione delle due schermitrici durante le interviste alla TV della Federscherma.
La commozione delle due schermitrici durante le interviste alla TV della Federscherma.

Traditi indica Rossatti e dice: "Non so come ringraziarla, l'amicizia vale più di una vittoria". L'avversaria dà uno sguardo al suo maestro (che l'ha incoraggiata dopo quel bellissimo gesto) e ammette: "Questa decisione così importante l'ho presa insieme a lui. Non ho voluto vincere contro un'avversaria che si è infortunata ed è anzitutto un'amica. È la cosa più giusta che ho pensato di fare – si legge sul sito della Federscherma – e sono pronta a rifarla altre mille volte".

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