Rebecca Cheptegei bruciata viva dall’ex compagno, il racconto della vicina: hanno cercato di aiutarla
La morte di Rebecca Cheptegei ha scioccato tutto il mondo dello sport. L'atleta ugandese, 33enne maratoneta olimpionica protagonista anche ai Giochi di Parigi 2024, è deceduta dopo essere stata bruciata viva dall'ex compagno. Quest'ultimo le ha dato fuoco dopo averle gettato addosso il contenuto di una tanica di benzina. Il tutto a poche settimane dalla fine delle Olimpiadi francesi che l'avevano vista protagonista con il 44esimo posto nella maratona finale. Alla BBC la vicina di casa di Rebecca Cheptegei ha raccontato quei tragici momenti che ha vissuto da vicino.
“Ero in casa e ho sentito la gente urlare ‘fuoco' – ha svelato Agnes Barabara –. Quando sono uscita, ho visto Rebecca correre verso la mia casa in fiamme, gridando "aiutami". La donna ha poi proseguito il suo drammatico racconto: "Mentre andavo a cercare l'acqua e cominciavo a chiedere aiuto, il suo aggressore è riapparso e le ha cosparso addosso altra benzina, ma poi si è bruciato anche lui ed è scappato verso il giardino. Poi siamo andati ad aiutare Rebecca”. La signora Barabara ha detto di non aver mai visto nessuno “bruciare vivo” prima e di non aver potuto mangiare per giorni dopo l’incidente.
Il racconto della vicina di Rebecca Cheptegei: "È corsa verso di me"
"Era un'ottima vicina e proprio di recente ha condiviso con me il mais che aveva raccolto" ha concluso la donna fortemente scossa da quanto accaduto. La polizia sta continuando le sue indagini. Gli inquirenti spiegano come i due fossero in conflitto riguardo al piccolo pezzo di terra dove viveva Rebecca Cheptegei, con il caso in attesa di risoluzione. L'uomo intanto verrà citato in giudizio in tribunale una volta uscito dall'ospedale, dove continua a riprendersi dalle ferite riportate durante l'incidente. "Abbiamo aperto un fascicolo, le indagini sono in fase avanzata".
La storia di Rebecca Cheptegei è quella di una donna che ha sempre vissuto di pari passo con lo sport tant'è che veniva chiamata "campionessa". Viveva a Chepkum, un villaggio del Kenya a circa 25 chilometri dal confine con l'Uganda, in una zona rurale la cui principale attività economica è l'agricoltura. La famiglia di Rebecca attende ora che sia fatta giustizia dopo quanto accaduto e nel frattempo continua a preparare il funerale dell'atleta ugandese che si svolgerà il 14 settembre a Bukwo, in Uganda.