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Quello che non si è visto dei 10mila femminili agli Europei di atletica: un disastro organizzativo

Una serie di intoppi ha dato maggior valore all’oro conquistato da Nadia Battocletti: dal cattivo funzionamento della pistola dello start, che ha disorientato gli atleti, fino al pasticcio dei doppiaggi e alla difficoltà da parte dei commissari di gara nel tenere traccia di quanti giri aveva completato ciascun concorrente.
A cura di Maurizio De Santis
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Quello che non si è visto della gara dei 10 mila metri femminili fa parte del lato oscuro degli Europei di Atletica di Roma. L'oro conquistato da Nadia Battocletti (che ha bissato il successo nei 5 mila) ha lasciato in secondo piano quello che all'estero è stato raccontato come un disastro organizzativo, una situazione a tratti imbarazzante per quanto accaduto prima dello start e poi verso la fine della prova, quando il pasticcio tra corridori ancora in gara, quelli doppiati o addirittura sfiniti ha messo in subbuglio la conta dei commissari di competizione.

In che senso? Capire quanti giri effettivi mancassero per alcuni podisti s'è rivelato ostico. Ma questo è stato solo uno degli aspetti che hanno caratterizzato in negativo la performance agonistica. Il caos in pista s'è generato anche per il numero dei partecipanti, a giudicare anche dai commenti degli utenti e di molti addetti ai lavori. Perché? La sequenza degli eventi aiuta a orientarsi nel tormentone di polemiche che rimbalzate in Rete e sui social.

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Atleti disorientati alla partenza: la pistola per lo start funziona male

La gara è iniziata sotto una cattiva stella. Il primo, vero intoppo s'è verificato al momento della partenza: il colpo di pistola dello start prima è stato sparato in anticipo, ingannando gli atleti, poi addirittura è arrivato in ritardo perché l'arma s'era inceppata. Non ha funzionato quando doveva e anche questo dettaglio ha alimentato confusione. Un incidente che ha dato il tono a tutta la gara.

La confusione tra leader della corsa e doppiati

Nella ricostruzione degli eventi non è passato inosservato il numero degli atleti che hanno partecipato alla finale: 33, giudicato elevato. Un'impressione che è divenuta tangibile nella fase conclusiva della corsa, quando i podisti che erano davanti hanno iniziato la sequenza dei doppiaggi affiancandosi agli avversari che si trovavano in fondo al gruppo. Inoltre, non c'erano acqua né spugne per idratarsi a disposizione dei corridori e i funzionari di gara non sono riusciti a tenere traccia di quanti giri aveva completato ciascun concorrente verso la fine della gara.

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Il trionfo di Battocletti nonostante i difetti organizzativi

In questo scenario acquisisce maggior rilievo l'impresa compiuta da Nadia Battocletti (nella foto sopra) che è riuscito a conquistare la medaglia d'oro anche nei 10 mila metri facendo registrare il miglior tempo nazionale (30:51.32). L'argento è andato all'olandese Diane Van Es in 30:57.24, bronzo alla britannica Megan Keith in 31:04.77.

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