video suggerito
video suggerito

Quante volte nella storia delle Olimpiadi invernali è stata parità al traguardo?

Non è la prima volta che un atleta olimpico è costretto a dividere il gradino del podio con i suoi concorrenti. Ecco tutti gli episodi che si sono verificati prima dell’oro ex aequo tra la Gisin e la Maze a Sochi.
A cura di Vito Lamorte
1 CONDIVISIONI
Immagine

Quello che è successo stamattina nella discesa libera femminile può sembrare inverosimile, ma non è la prima volta che degli atleti nella storia dei Giochi Olimpici invernali terminano in parità sul gradino più alto del podio.

A Grenoble nel 1968 il fuoriclasse gentiluomo Eugenio Monti era all’ultima occasione per cogliere l’oro che mancava nella sua bacheca. Il “rosso volante” aveva vinto nove titoli mondiali, sette nel due e due nel quattro, ma nelle competizioni dei cinque cerchi aveva collezionato solo due argenti e due bronzi. A quarant’ anni nella gara a due col suo frenatore Luciano De Paolis arrivava primo ex-aequo coi tedeschi occidentali Horst Floth e Pepi Bader ma, avendo Monti fatto segnare il miglior tempo assoluto della gara nell’ultima manche, l’oro andò alla coppia italiana con buona pace dei tedeschi.

Alle Olimpiadi invernali del 1972 di Sapporo in Giappone vennero assegnati tre titoli olimpici nello slittino. La Germania Est si aggiudicò tutte le medaglie in palio compreso l'oro del doppio in condivisione con l'Italia. Infatti gli atleti azzurri Paul Hildgartner e Walter Plaikner riuscirono ad ottenere lo stesso tempo, 1'28″35, dei tedeschi Horst Hörnlein e Reinhard Bredow. Medaglia d’argento non assegnata rispetto al primo caso e bronzo ad un’altra coppia tedesca, Klaus Bonsack e Wolfram Fiedler , che chiuse con 1'29″16.

Ultimo episodio della saga, in ordine cronologico, ai Giochi invernali di Nagano del 1998. Sulla pista di Asakawa la gara di bob a due si concluse con l’equipaggio italiano, formato da Gunther Huber e Antonio Tartaglia, e quello canadese, Pierre Lueders-David MacEachern, che avevano terminato la gara con lo stesso tempo: 3'37″24. Per l’abruzzese Tartaglia, che sotto la tuta si era fatto stampare una maglietta con la scritta profetica “Eugenio Monti”, era la prima affermazione in carriera, mentre per Huber era la seconda medaglia dopo il bronzo di Lillehammer in compagnia di Stefano Ticci. Medaglia di bronzo ai tedeschi Christoph Langen e Markus Zimmermann.

1 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views