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Pugile prende 3 pugni e crolla come corpo morto sul ring: ha gli occhi allucinati

Il combattimento tra Deontay Wilder e Robert Helenius sfiora il dramma. Dura poco meno di 3 minuti poi il finlandese finisce al tappeto. Le immagini sono tremende ma per fortuna c’è stato un lieto fine.
A cura di Maurizio De Santis
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Lo sguardo allucinato del pugile Helenius, fuori combattimento dopo appena 3 minuti.
Lo sguardo allucinato del pugile Helenius, fuori combattimento dopo appena 3 minuti.

Deontay Wilder non ha avuto bisogno di lottare molto. Sul ring gli sono bastati tre pugni ben assestati e un round durato poco meno di tre minuti (2'57") per mandare al tappeto Robert Helenius. Le immagini della sfida sono drammatiche, l'espressione allucinata dell'avversario finito ko per un diretto preso sul muso hanno fatto temere il peggio. Aveva gli occhi sbarrati e fissi verso il nulla: sembrava in preda a un'allucinazione, come se dinanzi a sé avesse un fantasma.

Il boxeur finlandese aveva la bocca aperta e le braccia immobili, ha fatto uno scatto col capo ed è rimasto a terra durante la conta dell'arbitro. Si è ripreso poco dopo, soccorso dallo staff ma visibilmente stordito. I controlli in ospedale escluderanno conseguenze neurologiche provocate dal trauma e dalla violenza dei colpi incassati.

Helenius crolla sul ring, la scarica di pugni presi lo ha messo ko.
Helenius crolla sul ring, la scarica di pugni presi lo ha messo ko.

Il 36enne pugile statunitense (bronzo a Pechino nel 2008) era reduce da una sequenza tremenda di combattimenti contro Tyson Fury, il ritorno sul quadrato con il finlandese ha scacciato via i brutti pensieri del ritiro che s'erano fatti largo dentro di lui. La vittoria spettacolare e spaventosa lo ha aiutato a guadare oltre, a sentirsi l'argento vivo addosso, a sognare ancora incroci pericolosi contro pugili di rango.

Wiler teme nessuno. Potrebbe trovarsi di fronte al compagno di scuderia della PBC, Andy Ruiz Jr., oppure il campione unificato di boxe dei pesi massimi Oleksandr Usyk, per lui non fa differenza. Sente abbastanza carica e adrenalina addosso da lanciare perfino il guanto di sfida all'ucraino. Lo fa con ironia beffarda: "Ho sentito voci su Oleksandr Usyk, ma non è qui… vero?". E ha aggiunto: "Quando i ragazzi vedono questi knockout, si tengono alla larga da me… Io sono pronto, qualunque sarà il mio avversario".

Come sta Helenius? Le sue foto hanno fatto il giro del mondo. La preoccupazione per le sue condizioni è stata grandissima. Anche quando ha abbandonato il ring sulle proprie gambe è rimasto forte il dubbio che avesse subito una commozione cerebrale.

Ci ha pensato lo stesso pugile finlandese a rassicurare tutti pubblicando un messaggio su Instagram nel quale si mostrava sereno e col pugno serrato, quasi a lasciare intendere che il peggio era passato. "Un grande grazie per tutto l'amore e il supporto che avete manifestato – ha ammesso -. Adesso mi sento benissimo, da dio… dopo un controllo in ospedale". Infine, una frase che è un motto e un approccio. "Resta umile sia nella vittoria che nella sconfitta".

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