Provocazioni e scorrettezze, la rabbia dell’Italia della spada: “Arbitraggio folle”
Un'altra delusione per la scherma italiana. Ma a differenza dei giorni scorsi in cui nelle gare a squadra sono arrivate tre medaglie – argento nella sciabola maschile e bronzo nella spada e nel fioretto femminile – questa volta è arrivata addirittura l'eliminazione nei quarti di finale per l'Italia nella spada a squadre maschile. Ma al termine della gara non sono mancate le polemiche, che sono state enormi e i toni usati sono stati furenti.
Italia ko con la Russia
L'Italia era partita bene dopo il quinto assalto gli azzurri erano in vantaggio, seppur di tre punti, poi la situazione è precipitata e la Russia, che ufficialmente è ai Giochi come ROC, si è imposta per 45-37. Un dominio piuttosto netto figlio anche di un arbitraggio che non è stato gradito dagli schermidori italiani. Marco Fichera, uno dei tre in pedana, a fine match, è stato durissimo dicendo: "Oggi possiamo solo leccarci le ferite. Scontiamo un arbitraggio folle, ma bisogna saper vincere anche in queste situazioni. Ci prendiamo critiche e responsabilità, ci stanno bene i buffetti in faccia. Ma, ancorché perdenti, non tollereremo altre accuse alla nostra professionalità: questo non sarà più tollerabile".
"Nervosismo generato da alcune decisioni discutibili"
Parole molto precise quelle di Fichera, in pedana con Santarelli e Garozzo. L'atleta siciliano ha protestato per l'arbitraggio che non è stato all'altezza. I russi sono stati autori di una serie di provocazioni che hanno mandato in tilt gli azzurri, poi furiosi per una serie di decisioni arbitrali sbagliate: "Non abbiamo saputo gestire il nervosismo generato da alcune decisioni arbitrali discutibili che si sono create. Ci abbiamo messo il cuore, ma purtroppo non è andata come volevamo".
Ma al tempo stesso lo schermidore classe 1993 ha rifilato una stoccata forte a chi, rimasto fuori dalla spedizione azzurra e a chi ha lasciato l'attività, che sta criticando pesantemente le squadre maschili e femminili di scherma che hanno raccolto tante medaglie, ma nessuna d'oro, almeno finora: "Pur perdenti, non tollereremo altre accuse alla nostra professionalità: questo non sarà più tollerabile".