video suggerito
video suggerito
Olimpiadi Parigi 2024

Primo caso di Escherichia coli alle Olimpiadi dopo le gare nella Senna: si ritira un’intera squadra

La 35enne belga, Claire Michel, è ricoverata in ospedale per aver contratto infezione. La sua assenza ha costretto l’intera selezione del suo Paese a ritirarsi per l’impossibilità di rimpiazzarla nella staffetta mista di Triathlon.
A cura di Maurizio De Santis
5.099 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Claire Michel è la prima triatleta delle Olimpiadi "vittima" dell'inquinamento della Senna. La 35enne belga è ricoverata in ospedale a causa di un'infezione da Escherichia coli. La sua assenza ha costretto l'intera selezione del suo Paese a ritirarsi dalla staffetta mista per l'impossibilità di rimpiazzarla. Le condizioni delle acque del fiume avevano destato grandi polemiche: nemmeno una ingente e costosa opera di bonifica è bastata a renderle pulite, balneabili (nonostante nella capitale sia vietato tuffarsi). Sono putride e costituiscono un grave rischio per la salute dei partecipanti, eppure il Comitato organizzatore ha autorizzato la disputa delle gare ritenendo che il livello di contaminazione e di batteri fosse tutto sommato accettabile ed entro i livelli di guardia.

Una situazione intollerabile tanto da portare gli stessi promotori a imporre l'ennesimo stop agli allenamenti dopo aver addirittura rinviato nei giorni scorsi la gara maschile. Il motivo? Sempre lo stesso: le forti piogge hanno solo peggiorato la qualità, già pessima, delle acque aumentando la concentrazione di bacilli fecali.

Immagine

Le condizioni di salute di Michel sono la prova tangibile che tutti i timori della vigilia erano assolutamente fondati. La connazionale, Jolien Vermeylen (foto in basso), aveva raccontato il disagio estremo, il disgusto e la preoccupazioni provati nell'immergersi in quel corso sporco e maleodorante. "Ho annusato e visto cose alle quali preferisco non pensare…", erano state le parole a caldo, dopo essere giunta a riva. "Posso dire che non ha certo il sapore della Sprite o della Coca Cola", affermazioni ironiche che fecero il paio con le immagini altrettanto forti di Tyler Mislawchuk che confessò di essere stato così male da vomitare addirittura dieci volte: ebbe un conato in diretta, poco dopo aver concluso la gara, e fu davvero impressionante.

Il Comitato olimpico e interfederale belga è intervenuto ufficialmente, esprimendo profondo biasimo in una nota: "Il BOIC e il Triathlon belga sperano che si traggano insegnamenti per le future competizioni di triathlon – si legge nel comunicato -. Stiamo pensando a giornate di allenamento che possano essere garantite, giornate di gara e format che siano chiari in anticipo e situazioni che non creino incertezza tra atleti, entourage e tifosi".

Immagine

L'infezione da Escherichia coli di Michel è la notizia shock che non ha affatto sorpreso tutti i protagonisti. In molti pensavano che era solo questione di tempo e che, al netto di tutte le precauzioni medico-sanitarie, prima o poi il caso sarebbe esploso. Lo stesso rinvio della prova individuale maschile aveva ribadito tutte le perplessità sull'opportunità di ospitare la disciplina nella Senna. È l'ipotesi che s'è fatta largo in queste ore, considerata la possibilità che domani la staffetta mista non verrà disputata per l'alto livello d'inquinamento. Ma lo spettacolo deve continuare, nonostante tutto.

5.099 CONDIVISIONI
709 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views