Più ‘Fede’ e più orgoglio: “Non è finita. C’è la 4×100 mista e non si molla”

"Avrei voluto prendere il primo volo per casa la mattina dopo la mia gara, c'è tanta voglia di tornare a casa dalla famiglia, ma poi ributtarmi in acqua subito la mattina seguente per la 4×200 mi ha fatto sentire meglio. Non è ancora finita. C'è la 4×100 mista, ultimo giorno: non si molla". Questa volta il post pubblicato su Instagram è di ben altro tenore: allo sconforto e alla delusione che facevano da corredo all'immagine di Federica Pellegrini ritratta di spalle ("forse è arrivato il momento di cambiare vita") ha fatto seguito la foto che la ritrae ancora in vasca, con il logo di Rio 2016 che campeggia alle spalle.

Messaggio chiaro: non è ancora finita. E, per dirla alla sua manier, "non è così che può finire". No, proprio no. Non può essere così per chi è stata campionessa olimpica e mondiale sulla distanza, ha fatto il record ed è stata portabandiera dell’intera spedizione azzurra. In un primo momento, con il dispiacere che ancora bolliva in corpo, l’idea di lasciare il nuoto era quasi scontato. Federica sa che ha perso non perché ha sbagliato qualcosa in gara o perché quest’anno si è allenata male per colpa di qualche infortunio. Il suo è stato un biennio tutto sommato regolare, con allenamenti che le davano una buona fiducia e il suo nuoto a tratti è stato anche molto brillante, come il tempo nuotato ai Sette Colli di Roma, 1’57’’19, che l’aveva posta nei primi posti delle liste stagionali.

Federica sa di essere arrivata quarta perché ci sono giovani nuotatrici, come la Ledecky e la Sjostrom, che hanno portato il nuoto in un’altra dimensione, come ha fatto lei quando aveva la loro età. Nel nuoto i 28 anni di Federica sono un macigno che nessun allenamento può in qualche modo toglierti dalle spalle. Calerà il sipario ma non vuole farlo in questo modo, non vuole farlo fra le lacrime della delusione cocente di una sconfitta olimpica. Ed è per questo che sul suo profilo instagram ha subito rilanciato, affermando che scenderà di nuovo in vasca per la 4×100 mista perché è lì, faticando insieme a tutte le altre atlete, che lo spirito di una campionessa può risorgere davvero.