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Olimpiadi Parigi 2024

Pilota di macchine telecomandate, il lavoro dei sogni alle Olimpiadi di Parigi: a cosa servono

In una zona del campo dove vengono effettuati i lanci del giavellotto alle Olimpiadi c’è una coppia di persone impegnate nell’occupazione più invidiata: hanno in mano un controller e lasciano il ‘lavoro sporco’ a un’auto telecomandata. Il particolare è emerso anche durante la finale dell’oro.
A cura di Maurizio De Santis
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Una macchinina telecomandata ha sistemato nella postazione di Arshad Nadeem il giavellotto che gli avrebbe regalato la gloria alle Olimpiadi di Parigi. Era scritto nel destino che da quel gesto semplice, invidiato da molti che lo ritengono "il lavoro dei sogni" perché abbina il piacere al dovere senza stress, sarebbe scaturito un evento storico a livello sportivo. La finale del lancio ha incoronato il Pakistan e il suo atleta, che ha ottenuto l'oro olimpico e sancito il nuovo record del mondo della specialità: ha scagliato l'attrezzo alla distanza di 92.97, cancellando il primato che apparteneva al norvegese Andreas Thorkildsen (90.57, Pechino 2008).

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Il boato del pubblico ha sottolineato quella prodezza che ha portato in dote al Paese Asiatico anche la prima medaglia della storia nell'Atletica. Ma c'è ancora un dettaglio che entra nel corredo accessorio di quell'impresa: gli ‘oooooh' di meraviglia delle persone allo stadio per qualcosa che accade nella zona di lancio e in tutta l'area dedicata alla disciplina. Ci sono due persone sedute ai margini che in mano hanno due telecomandi, li usano per controllare delle auto di dimensioni ridotte utilizzare a mo' di carrelli per trasportare i giavellotti (ma anche il disco, il peso, il martello) rimasti conficcati nel terreno.

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Un tempo l'attrezzo era recuperato e poi riconsegnato a mano da un membro del personale, la tecnologia ha fatto sì che anche questa operazione potesse essere sveltita. C'è sempre una persona dello staff che raccoglie il giavellotto ma non lo impugna: lo accomoda in un binario-guida di cui è dotato il modellino poi fa un cenno ai "piloti" che sono dall'altra parte del cono di lancio e la vettura torna alla base con il suo carico che verrà scaricato e restituito agli atleti impegnati in pedana.

Un video mostra cosa succede e quanto i due addetti selezionati siano divertiti e rilassati nell'espletare una delle funzioni meno stressanti (e assai riposanti) dell'organizzazione dei Giochi. Non sudano, non hanno fretta, non sprecano energie preziose: devono solo stare seduti e lasciare il ‘lavoro sporco' al prototipo che dirigono. Le immagini sono divenute immediatamente virali, suscitando il clamore sui social media da parte degli utenti: sono davvero in pochi quelli che hanno mai pensato a un'auto telecomandata quale possibile opportunità di occupazione (magari ben pagata) in occasione di una manifestazione così importante quale i Giochi Olimpici.

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