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Perde la medaglia per colpa del compagno dopato, la sua vita è stravolta: “Mio figlio è distrutto”

Dopo la positività al doping alle Olimpiadi di Chijindu Ujah, è stata tolta la medaglia d’argento alla staffetta inglese. Una delusione inimmaginabile per gli altri componenti della 4X100.
A cura di Marco Beltrami
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Negli ultimi giorni non sono state solo le Olimpiadi invernali, ormai archiviate, a conquistare l'attenzione mediatica ma anche gli strascichi dei Giochi estivi rivelatesi particolarmente dolci per i colori azzurri. Tra le imprese italiane, c'è stata senza dubbio quella della staffetta 4×1000 italiana composta dall’uomo più veloce del mondo Marcell Jacobs, Filippo Tortu, Lorenzo Patta e Fausto Desalu. Un oro memorabile, con i nostri portacolori capaci di regalare l’ennesimo dispiacere al quartetto di un’Inghilterra già battuta, in casa, nella finale degli Europei di calcio.

Una sconfitta per qualcuno difficile da digerire, a giudicare dai sospetti alimentati sui tabloid inglese, su ombre legate al doping nella staffetta italiana e in particolare su Jacobs. Per il più classico dei “chi la fa l’aspetti però”, non solo gli atleti azzurri sono risultati “pulitissimi” e correttissimi, ma a finire dei guai sono stati i britannici. Sotto la lente d’ingrandimento infatti è finito uno dei quattro staffettisti piazzatisi alle spalle degli azzurri, ovvero Chijindu Ujah (primo frazionista), trovato positivo il 12 agosto, alle sostante vietate Ostarina e S-23. L'indagine aperta sul caso ha portato ad un provvedimento durissimo: ai 4 atleti della Gran Bretagna è stata tolta la medaglia d'argento dalla Corte Arbitrale dello Sport (CAS).

Una beffa per i compagni di squadra di Ujah, che non hanno potuto far altro che consegnare il trofeo conquistato in Giappone. Tra questi anche il velocista Richard Kilty, che oltre alla delusione personale, ha vissuto una situazione molto difficile in famiglia. Il motivo? La reazione del figlio di cinque anni, che non è riuscito a metabolizzare quanto accaduto. Una sofferenza enorme per il bambino, come svelato dallo stesso Kilty ai micofoni del The Sun: "Quando ho portato a casa la medaglia era così orgoglioso, la portava in giro. Penso che probabilmente lo capirà di più tra un paio d'anni, quando potrò spiegarglielo correttamente. Ora lui va a scuola, con i miei nipoti, e poi vengono da me dicendo che i bambini a scuola dicono: "Papà si è fatto togliere la medaglia".

Anche l'atleta è inconsolabile per quanto accaduto, e per questo capisce quanto sia difficile per il piccolo: "Non mi piace che rimanga a scuola, perché poi nel cortile tutti i genitori parlano. Non volevo nemmeno uscire di casa, è estenuante cercare di spiegarmi". Anche per questo, Kilty e i suoi compagni sono infuriati e delusi con Ujah, al quale non sono servite le scuse: "Ha fatto quell'errore e non credo che potrò mai perdonarlo, Zharnel e Nethaneel abbiamo perso una medaglia a causa dei suoi errori. Abbiamo lavorato duramente in questi ultimi sei anni, per conquistare l'apice e vincere medaglie olimpica e poi l'abbiamo persa perché una persona è appena stata sciatta e sconsiderata. È straziante e devastante”.

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