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Perde la medaglia e accusa l’avversaria di aver mentito sul sesso: denuncia shock ai Giochi Asiatici

Denuncia shock dopo la finale dell’eptathlon femminile ai Giochi Asiatici 2023: l’indiana Swapna Barman, fuori dal podio per pochissimo, ha accusato la connazionale Nandini Agasara di aver mentito sul proprio sesso in quanto sarebbe transgender (cancellando poi il messaggio dai social quando ormai era divenuto virale). La vicenda ha creato un caso diplomatico in India e nel mondo dell’atletica.
A cura di Michele Mazzeo
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Grandi polemiche e un caso diplomatico pronto a scoppiare dopo la finale dell'eptathlon ai Giochi Asiatici attualmente in corso ad Hangzhou in Cina. La campionessa in carica, l'indiana Swapna Barman, è stata protagonista di una denuncia shock dopo esser finita fuori dal podio battuta di soli quattro punti dalla più giovane connazionale Nandini Agasara che si è così assicurata la medaglia di bronzo. Dopo la cocente sconfitta difatti la Barman ha sfogato tutta la sua delusione sui propri profili social rivolgendo però delle assurde accuse contro le avversarie che l'avevano battuta sostenendo di aver perso la medaglia a causa di un'atleta che aveva mentito sul proprio sesso essendo in realtà transgender.

"Ho perso la mia medaglia di bronzo ai Giochi Asiatici contro donne transgender ai 19esimi Giochi Asiatici svoltisi a Hangzhou, in Cina. Rivoglio la mia medaglia perché è contro le regole della nostra atletica. Aiutatemi e sostenetemi per favore. #protestforfairplay" aveva infatti twittato su ‘X' l'eptatleta 26enne, cancellando poi il suo post quando ormai era troppo tardi.

Il tweet pubblicato da Swapna Barman con le accuse indirizzate alla connazionale Nandini Agasara poi cancellato
Il tweet pubblicato da Swapna Barman con le accuse indirizzate alla connazionale Nandini Agasara poi cancellato

Pur non citandola direttamente non sembrano esservi dubbi riguardo a chi fossero rivolte le pesanti accuse della Barman, cioè proprio la 20enne connazionale che per appena 4 punti (un'inezia nell'eptathlon l'ha fatta finire fuori dal podio). E non ha avuto nessun dubbio a riguardo anche la stessa Nandini Agasara che ha risposto duramente alla più esperta compagna di squadra rivelando anche che porterà la questione davanti alla Federazione Indiana di Atletica Leggera: "Io so esattamente quello che sono. Chiedile di mostrare una prova di ciò che dice. Come io ho dimostrato di aver vinto la medaglia per l'India. Voglio solo fare bene al Paese – ha difatti detto la più giovane delle eptatlete indiane in un'intervista rilasciata ad India Today –. Adesso abbiamo vinto, quindi la gente ha iniziato a parlarne. Affronterò sicuramente la questione con l'AFI. Volevo godermi il momento della vittoria della medaglia, ma tornerò in India perché mia madre non sta bene" ha quindi chiosato la Agasara confermando che non lascerà correre la vicenda.

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Vicenda che ha avuto una grossa eco sia in India (la medaglia conquistata da Asagara è stata celebrata da tutti i personaggi più importanti del Paese compreso il primo ministro indiano Narendra Modi) ma anche in tutto il mondo dello sport dato che questo botta e risposta arriva proprio nel momento in cui il tema degli atleti transgender e della possibilità di farli competere a seconda del genere con cui si identificano è molto caldo dopo la decisione presa ad inizio anno dalla World Athletics di vietare alle donne transgender di competere nella categoria femminile negli eventi internazionali di atletica leggera.

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