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Perché l’Italia di volley femminile può qualificarsi ancora alle Olimpiadi: ha una sola possibilità

Dopo la bruttissima sconfitta rimediata contro la Polonia che ha escluso l’Italia femminile di Mazzanti dalle Olimpiadi, alle Azzurre resta una unica, flebile, speranza per essere a Parigi 2024.
A cura di Alessio Pediglieri
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La bruttissima sconfitta rimediata contro la Polonia nell'ultima gara, decisiva, del Girone C del Preolimpico ha condannato l'Italia di Mazanti ad una feroce umiliazione: perso il 2° posto, decisivo per un pass matematico a Parigi 2024, dopo aver cullato il sogno. Così, adesso resta un'ultima, estrema possibilità di accedere comunque a Parigi 2024, attraverso il ranking.

Un fallimento, non si può dire altro di fronte al 3-1 rifilato dalla Polonia che, trascinata da 14 mila tifosi giunti a Lodz a sostenerla cede solo il 1° set, per poi vincere alla distanza i successivi tre per prendersi l'ultimo posto che garantisce l'accesso olimpico. Per Mazzanti nessuna scusante, per una squadra che è stata l'ombra di se stessa per gran parte del match senza quasi mai entrare in partita e illudendosi con un iniziale facile 25-15.

Dopo le scelte della Federazione di dare appoggio incondizionato alle scelte di Mazzanti adesso la panchina del ct azzurro è in fortissimo pericolo. L'Italia vista oggi non basta, non regge l'urto ai più alti livelli e necessita del supporto delle sue migliori interpreti al netto di discussioni e faide interne. Chi ha giocato il preolimpico ha fatto il possibile, come Ekaterina Antropova che anche con la Polonia si è presa 26 punti, ma non è sufficiente per far fronte a una carenza tecnica generale, fragilità anche mentale che si è evidenziata nella partita decisiva.

Quasi tutto è oramai gettato al vento, con Parigi 2024 sempre più lontana. Un obiettivo all'altezza dell'Italia che adesso deve sperare solamente in un fattore: mantenere l'attuale quinto posto alle spalle delle quattro squadre già qualificate (Turchia, Serbia, USA, Brasile) e gestire il margine sul Canada. Una situazione a dir poco complicata che dovrà essere risolta anche a fronte di ulteriori decisioni forti e radicali. Il campo ha detto che senza le migliori e con Paola Egonu, Monica De Gennaro e Caterina Bosetti escluse, non si va da nessuna parte.

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