Perché la terza regata tra Luna Rossa e INEOS non è stata assegnata: cosa succede ora
Quasi due ore di attesa poi è arrivato il via libera della seconda giornata di finale della Louis Vuitton Cup. Luna Rossa e INEOS sono entrate sul campo di regata speranzose che, a gara in corso, le condizioni di vento potessero migliorare ma, eccezion fatta per una raffica iniziale presa bene dagli inglesi, il prosieguo è stato un calvario. Tant'è che nel penultimo lato del campo, quando entrambi gli equipaggi sono caduti dal foil spanciando sull'acqua, era già chiaro che nessuno dei team ce l'avrebbe fatta a completare in tempo (45 minuti) il percorso.
Non c'era abbastanza vento per "decollare" ed è stato solo un lento stillicidio, almeno fino a quando non è arrivato il segnale da parte del comitato: terza regata non assegnata, annullata anche la quarta, programma rinviato a domani. Con buona pace dell'equipaggio italiano che aveva accumulato un gap consistente nei confronti degli inglesi: ci hanno pensato i "capricci di Eolo" a mettere fine alla competizione. Si resta così sul risultato di 1-1 e con il rinvio a domani, domenica 29 settembre, tanto della terza quanto della quarta regata.
Il programma delle prossime regate
- 29 settembre – recuperi 3ª e 4ª regata
- 30 settembre – giorno di riposo
- 1 ottobre – 5ª, 6ª, 7ª, 8ª regata
La prima domanda che viene in mente dopo quel che si è visto è: com'è possibile, al netto delle previsioni e dei rilevamenti diretti in acqua, che dopo due rispetto alla partenza prevista si sia deciso di dare ugualmente il via libera alle regate pur sapendo quali fossero i rischi? Lo spettacolo deve continuare e si è partiti ma si è intuito fino da subito che sarebbe stata dura. L'equipaggio britannico, però, anche in quella situazione particolarmente difficile ha mostrato di riuscire a disimpegnarsi bene.
Luna Rossa ha inseguito nei primi due lati del campo di regata ma perso progressivamente metri e accumulato secondi di svantaggio a causa di un vento incostante. Il gap per il team tricolore ha toccato anche quota 800 metri e sembrava finita poi, complice un'intelligente strategia, è tornato tutto in discussione, accorciando il divario a 150 metri a metà dell’ultimo tratto di bolina. Una virata imprecisa con vento lieve s'è rivelata fatale: lo scafo è caduto dal foil e planato in acqua. Stesso destino per INEOS poco dopo. È il segnale che andare avanti è un terno al lotto. Si è proseguiti in modalità dislocante, con gli inglesi che avevano 600 metri di vantaggio ma non sono riusciti a raggiungere il traguardo entro il tempo limite di 45 minuti. Una beffa per il team britannico, un sospiro di sollievo per quello italiano. Si resta sull'1-1, tutto da rifare.