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Paralimpiadi 2024

Perché Bebe Vio gareggerà con un “altro” cognome alle Paralimpiadi di Parigi: “È puro orgoglio”

Alle Paralimpiadi di Parigi la campionessa mondiale di scherma parteciperà con il doppio cognome: Grandis è quello di sua madre Teresa, che Bebe ha voluto in aggiunta a quello del padre, Ruggero. “Pensavamo fosse giusto nei confronti di mamma, della famiglia di mamma, avere quella parte di storia con noi. E lei ne è stata fiera”. Quando gareggia? Le date e gli orari.
A cura di Maurizio De Santis
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Bebe Vio Grandis. Parigi 2024 è la terza Paralimpiade a cui la campionessa mondiale di scherma partecipa ma con un altro cognome in aggiunta. Non è uno nuovo, semmai uno doppio: ha voluto che nella distinta ufficiale ci fosse anche quello della madre, Teresa, e non solo quello di suo padre, Ruggero.

Perché Bebe Vio partecipa alle Paralimpiadi con un "nuovo" cognome

Perché lo ha fatto? Le sue parole nell'intervista a Fanpage.it spiegano bene qual è il senso della scelta fatta qualche tempo fa e che adesso torna di stretta attualità: "È stata una scelta familiare comune di aggiungere il cognome di mamma, ci tenevamo a farlo per puro orgoglio. Abbiamo impiegato un po' di tempo perché è stato veramente un casino fare tutte le pratiche. Pensavamo fosse giusto nei confronti di mamma, della famiglia di mamma, avere quella parte di storia con noi. E lei ne è stata fiera".

Lo è sempre stata, anche nei momenti peggiori. Quando sua figlia, a 11 anni, venne colpita da una meningite fulminante sentì il mondo crollarle addosso: a causa di un'infezione i medici furono costretti ad amputarle i quattro arti. Fu straziante ma "non ho mai pensato di mollare un secondo, mai – disse in un'intervista la signora Grandis –. Non ho mai perso la speranza che Bebe potesse sopravvivere nonostante vi avessero detto che c'era il 97 per cento di probabilità che morisse".

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Chiese a suo marito: "Rideremo ancora?". Lo ha scoperto solo vivendo e oggi anche per questa ragione (e molte altre) Beatrice Maria Adelaide Marzia (il nome per intero all'anagrafe dell'Azzurra) Lo porterà con grande orgoglio sulle spalle. E non sarà affatto un peso per la responsabilità che sente di avere con tutti i riflettori puntati addosso. Anzi, le darà maggiore forza quando salirà in pedana nel fioretto femmibile B per difendere il titolo conquistato a Tokyo 2020, il secondo dopo il successo a Rio 2016.

Quando gareggia Bebe Vio: le date e gli orari nel fioretto individuale e a squadre

Domani, mercoledì 4 settembre (a partire dalle ore 12:00), Vio Grandis si batterà nell'individuale e poi giovedì 5 nella prova a squadre assieme ad Andreea Mogos, Loredana Trigilia e Rossana Pasquino (dalle 10:00). Brasile, Giappone e adesso la Francia: "Ci arrivo con un'altra testa", ha confessato a Il Messaggero spiegando le differenti emozioni vissute nelle tre edizioni dei Giochi: il debutto, la soddisfazione di un trionfo arrivato in un momento storico delicato per il periodo oscuro e di cattivi pensieri provocati dall'epidemia globale di Covid ("ma anche perché ero reduce da un brutto infortunio") e ora l'esperienza da veterana in "un villaggio pieno di gente e stadi pieni" rispetto ai rigidi protocolli sanitari e alla profilassi previsti nel Sol Levante.

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"Le Paralimpiadi sono una figata pazzesca – ha spiegato al sito ufficiale della Federscherma -, perché in questo periodo si dà davvero grande attenzione al nostro movimento". L'importanza dell'evento sportivo va di pari passo a un messaggio altrettanto forte: "Aver cambiato la mentalità della gente. Oggi i bambini parlano di sport e disabilità a scuola, fanno i giocattoli con le protesi o le carrozzine e noi non siamo più eroi".

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