“Per me lei era Alessandra Ambrosio, mille scuse per non vedersi”: il mondo è crollato su Cazzaniga
È possibile che un uomo chiuda completamente gli occhi sulla realtà, anche quando questa sfida qualsiasi logica elementare? È possibile che si arrenda al Sogno con la S maiuscola, senza una minima valutazione razionale, lasciandosi inghiottire da un universo che esiste solo nel suo cuore? La vicenda di Roberto Cazzaniga, 42enne ex nazionale azzurro di pallavolo e tuttora in attività a Gioia del Colle, dimostra fino a che punto siamo disposti a credere ciecamente in qualcosa, sospendendo tutte le nostre capacità critiche. E nel caso del ragazzone milanese la sospensione è durata addirittura una quindicina d'anni.
Da tanto andava avanti la sua storia d'amore con una supermodella brasiliana – questo dal suo punto di vista – ovvero la truffa ordita ai suoi danni da un paio di donne senza scrupoli che si sono approfittate dell'ingenuità del pallavolista facendogli credere che una voce al telefono – senza mai essersi incontrati dal vivo – fosse la donna della sua vita. Il tutto accompagnato da continue richieste di denaro che hanno ridotto sul lastrico Cazzaniga, spillandogli 700mila euro e facendogli chiedere continui prestiti a familiari ed amici. E sono stati proprio i compagni di squadra a salvarlo, prima presentando un esposto contro ignoti e poi contattando Le Iene: il programma televisivo ha ricostruito l'intera vicenda, andando fino in Sardegna a stanare la donna la cui voce era diventata la compagna di vita del giocatore.
"No, non ci siamo mai visti, mai una volta – racconta Cazzaniga al Corriere della Sera – Lei accampava mille scuse, la malattia, il lavoro. Eppure di quella voce, telefonata dopo telefonata, mi sono innamorato lo stesso, come una pera cotta. Contatti solo al cellulare, quasi quotidiani. Chiamate prima che io andassi agli allenamenti. O la sera, al momento di coricarmi. Come ho fatto a elargirle tutti quei soldi? Neanche lo so con certezza, mille euro qui, altri duemila là… Alla fine siamo arrivati a un totale di 700mila. Ora che questo incubo è finito è come se mi fossi risvegliato da un coma che mi ha fatto perdere tre lustri di vita".
La sedicente modella, presentatagli al telefono come Maya da una comune amica, ha svelato poi a Cazzaniga che quello era solo uno pseudonimo e che lei in realtà era addirittura Alessandra Ambrosio, 40enne top model brasiliana tra le più famose al mondo, testimonial per anni di Victoria's Secret, protagonista di una iconica pubblicità di Dolce & Gabbana, ritratta nel calendario Pirelli, associata a tutti i più grandi marchi esistenti, insomma semplicemente una delle donne più desiderate sul pianeta Terra, con milioni di followers sui social. Ma anche, secondo la rivista Forbes, un'azienda che fattura milioni di dollari all'anno, presenza fissa tra le prime posizioni della speciale classifica. Pensare che possa chiedere dei soldi perché in difficoltà è un altro aspetto surreale di questo universo parallelo costruito dal giocatore. Eppure secondo Cazzaniga erano "scuse plausibili", come quando diceva che "il bancomat era bloccato per una complicata vicenda ereditaria".
"Mai avuto nessun dubbio: per me era proprio lei – spiega ora sconsolato il giocatore, medaglia d'oro con l'Italia ai Giochi del Mediterraneo del 2009 – Quella voce mi faceva stare a mio agio, mi confortava. Vedersi era impossibile per i continui viaggi di lavoro e per quella grave malattia al cuore per cui mi diceva che spesso era ricoverata. I soldi inviati coi bonifici online mi hanno gettato sul lastrico. Ma se poi sono riuscito a uscire da quell’incubo è stato grazie allo spogliatoio della New Mater". Ovvero la squadra di Castellana Grotte in cui ha giocato fino alla scorsa stagione, prima di accettare l'invito di Gioia del Colle a fare da capitano e leader della formazione che milita in Serie B.
Mentre dunque la fittizia Alessandra Ambrosio gli mandava foto a manetta – ovviamente prese da internet – che la ritraevano mentre si truccava o si cambiava nel backstage dei set fotografici, fortunatamente i veri angeli, ovvero i compagni di squadra di Cazzaniga, dopo aver fiutato la truffa hanno preso l'iniziativa di denunciare il tutto alle autorità competenti, ma anche di mobilitare Le Iene, per produrre quell'effetto shock tale da ‘risvegliare' il pallavolista. E sono andati anche oltre, facendo partire una raccolta fondi per aiutarlo in questo momento difficile non solo da un punto di vista emotivo: il giocatore milanese ha infatti contratto un debito complessivo di 60mila euro per poter soddisfare le continue richieste della sua amata virtuale. A 42 anni, Cazzaniga è pronto a ripartire: fortunatamente là fuori non ci sono solo persone malvagie come le due streghe che gli hanno rubato 15 anni di vita, oltre a un cospicuo patrimonio.