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Per la sicurezza ai Mondiali di Rugby prese misure militari estreme: cecchini nascosti sugli spalti

Dopo il crescente clima di terrore per possibili attentati, il Governo francese ha predisposto misure mai viste prima durante una manifestazione sportiva. Così, per le prossime gare di Coppa del Mondo di Rugby, lo Stade de France sarà completamente militarizzato.
A cura di Alessio Pediglieri
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Tensione altissima in Francia attorno alla Coppa del Mondo di Rugby che sta entrando nelle fasi finali  e nel vivo della manifestazione. Il Governo ha predisposto misure di sicurezza di livello militare dentro e fuori gli impianti sportivi a seguito del crescente allarmante pericolo di attentati terroristici dopo gli accadimenti che sono tornati a scuotere il cuore dell'Europa.

Nulla deve e piò essere lasciato al caso, così anche la massima manifestazione di rugby, sta subendo le conseguenze del delicato momento politico internazionale, culminato con l'uccisione a Bruxelles di due tifosi svedesi avvenuta in città mentre si stava giocando la partita tra Belgio Svezia, poi definitivamente sospesa. Attimi di tensione e terrore sugli spalti, assiepati dal pubblico che è stato obbligato a rimanere nell'impianto per poi essere evacuato in tutta sicurezza ore più tardi. Così, per la Rugby World Cup 2023 arrivata alle semifinali – che si disputeranno il prossimo 20 e 21 ottobre, sono state messe in atto procedure mai viste prima all'interno degli stadi.

L'esercito francese ha predisposto una serie di postazioni speciali,  totalmente isolate dal resto del pubblico, all'apice degli impianti da cui monitorare perfettamente qualsiasi settore degli stadi. Una formula già adottata, come si evince da un filmato pubblicato in queste ore sui social dove si racconta alla perfezione la decisione di "militarizzare" gli impianti per sventare qualsiasi rischio di attentati. Una vera e propria task force, preposta prima, durante e dopo le partite e che riguarderà da vicino lo Stade de France di Saint-Denis dove si giocheranno le prossime sfide,  Argentina-Nuova Zelanda e Inghilterra-Sudafrica.

Una presenza di sicurezza mai vista fino ad oggi per un evento sportivo, predisposta in emergenza dal prefetto di polizia di Parigi, Laurent Núñez, che ne aveva anticipato la decisione parlando negli ultimi giorni, a seguito del clima di preoccupazione sempre crescente, puntando a "un livello massimo di allerta" nel mezzo di una "situazione a rischio di attentati a Parigi". Massima allerta anche attorno agli impianti sportivi e alle "fan zone" sparse in città, che non verranno al momento chiuse ma sulle quali vigileranno oltre 7 mila agenti pronti ad intervenire.

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