Per Jacobs ennesimo infortunio, saltano anche i 100 metri a Stoccolma: “Fastidio ad un gluteo”
Marcell Jacobs torna ai box e non parteciperà alla Diamond League con tappa a Stoccolma dove avrebbe dovuto correre i 100 metri. Un condizionale al passato perché è oramai certezza che il campione olimpico non ci sarà per quello che era l'ultimo test in pista prima dei Mondiali in programma a luglio a Eugene. Ennesimo stop, l'ultimo di una serie infinita che ha costellato la ripresa stagionale di Jacobs, ora davvero in difficoltà nel potersi presentare nelle migliori condizioni all'appuntamento più atteso.
"Solo correndo posso comprendere il mio stato attuale" aveva detto un sorridente Marcell Jacobs a conclusione della finale dei 100 metri agli assoluti di Rieti, dove aveva conquistato il quinto primato italiano consecutivo. Pur correndo con un tempo molto alto, 10″12, non se ne era preoccupato perché la priorità era testare le condizioni fisiche e lo stato di forma, in gara, dopo che nei test di allenamento tutto sembrava rientrato. L'infortunio di Savona sembrava oramai alle spalle e, invece, si è puntualmente presentata una ricaduta.
A confermare l'addio ufficiale alla Diamond League di Stoccolma è stato l'allenatore di Jacobs, Paolo Camossi che ancora una volta è entrato nel dettaglio dei problemi fisici che stanno attanagliando il due volte medagliato a Tokyo: "Da ieri subito dopo l'allenamento, Marcell ha avvertito un fastidio al gluteo e anche questa mattina abbiamo valutato la situazione. Il suo corpo dà segnali di fastidio". Una sentenza, dunque, che blocca ancora una volta l'agenda di avvicinamento a Eugene: "A quindici giorni dai Mondiali non possiamo prenderci il rischio di correre stasera" ha ammesso Camossi.
Poi è arrivato anche il messaggio del velocista sui social: "Ciao ragazzi, ieri durante l’allenamento a Stoccolma ho avvertito una tensione insolita… Mi dispiace molto annunciarvi che stasera purtroppo non correrò alla Diamond League. Già da domani sarò a Eugene per tastare il terreno. Sono il primo a voler salire sul gradino più alto del podio per me e per tutti voi. Scrivo queste parole con un po' di amaro in bocca ma ritengo che la sincerità stia alla base di ogni cosa. Sapete anche voi quanta dedizione ci metto ogni giorno, fosse per me gareggerei in ogni occasione, ma lo sport è anche questo. Siamo esseri umani, non macchine. Vi aggiornerò passo passo nei prossimi giorni. Il vostro Marcell".
Un 2022 tempestato di problemi per Jacobs che dopo gli allori di Tokyo sembra essere vittima di un incantesimo. Gli unici sprazzi sono arrivati sulla pista indoor dove si è confermato anche sui 60 metri, con l'oro di Belgrado, ma per quanto riguarda la "sua" gara, i 100 metri, tutto è iniziato male e sta proseguendo malissimo. Il primo colpo era arrivato a Nairobi, sulla scia di un virus intestinale che lo aveva debilitato, facendogli perdere peso e bloccandolo da allenamenti e competizioni. Poi, una lenta ma progressiva ripresa, fino all'appuntamento del meeting di Savona.
In quell'occasione Jacobs si è preso i 100 metri ma subito dopo le sensazioni di non essere al meglio e di aver corso come voleva, si sono trasformate in una amara realtà: problemi al bicipite femorale sinistro. Altri controlli, altro periodo di riposo a tal punto da rivedere l'agenda in vista dei Mondiali a Eugene. Il problema non passa, gli appuntamenti eliminati si accavallano e il tempo stringe. Poi, l'ultima apparizione, quasi a sorpresa e contro ogni aspettativa: la presenza agli Assoluti di Rieti. Dove la storia si ripete: vittoria, con infortunio. E adesso l'ultimo atto saranno i mondiali a Eugene in America dal prossimo 15 luglio. La partenza per l'Oregon è al momento confermata, ma resta davvero un enorme punto interrogativo su come si potrà presentare Marcell Jacobs ai blocchi di partenza.