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Paolo De Vizzi: è record mondiale. Il sub disabile sott’acqua per oltre 34 ore

De Vizzi, 38 enne disabile di Manduria, ha vinto la sua sfida contro gli abissi. Ha trascorso sott’acqua, ad una profondità di 9 metri, 34 ore e 30 secondi, giocando a dama e mangiando frutta, fissando il record mondiale di permanenza in immersione.
A cura di Biagio Chiariello
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Paolo De Vizzi è uomo che va oltre i suoi limiti: che per lui sono anche quelli imposti dalla natura. Perché se non un essere umano non è stato concepito per sopravvivere sott’acqua, nel suo caso ci si è messa pure la sorte. A 22 anni, un incidente stradale lo ha costretto a lungo su una sedia a rotelle e poi, dopo una laboriosa fase di riabilitazione in centri specializzati, a deambulare non senza difficoltà. Poi quell'amore per il mare, lui che è di Manduria (Taranto), e negli anni sono arrivati tutti i brevetti per le immersioni subacquee. Oggi ha 38 anni e prima di questa nuova impresa vantava due record mondiali, il primo nel 2011 quando raggiunse i 62,3 metri di profondità in immersione con bombola caricata ad aria, il secondo realizzato nel 2012, rimanendo in immersione prolungata per 20 ore. Questa mattina alle 10 quel record è stato incredibilmente migliorato.

Paolo ha trascorso sott'acqua, ad una profondità di nove metri, ben 34 ore e 30 secondi, fissando così il record mondiale assoluto di permanenza in immersione. Paolo si è immerso venerdì sera davanti alla spiaggia di santa Caterina di Nardò a Lecce, tuffandosi dal gommone "Hurricane" dell'Esercito. Al suo fianco, a supportarlo nell'impresa, ha voluto i paracadutisti del 185/o reggimento Ricognizione Acquisizione Obiettivi, unità delle Forze per Operazioni Speciali dell’Esercito. Con loro ha giocato a dama, svolto attività motoria, mangiato frutta e verdura. Poi un po' di riposo su un letto, installato apposta per lui. Tutto a 9 metri di profondità. "Mi si è allagata improvvisamente la muta e per 14 ore ho dovuto lottare contro l'ipotermia. E' stata una battaglia cercando di non pensare al freddo che sentivo. Ma ce l'ho fatta, sono felice e non vedo l'ora di tornare subito in acqua" sono state le prime parole di De Vizze.

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