video suggerito
video suggerito

Ottiene sovvenzioni per la crisi Covid, spende tutti i soldi per fare la bella vita

L’ex giocatore della NFL americana, Joshua J. Bellamy, è stato condannato per truffa: aveva fornito informazioni fasulle per ottenere 1.2 milioni di dollari per la sua azienda a causa della crisi Covid. Quei soldi li ha spesi in hotel di lusso, al casinò e in dolci compagnie.
A cura di Maurizio De Santis
50 CONDIVISIONI
Joshua J. Bellamy condannato per aver fornito informazioni false e ottenere sovvenzioni Covid per le aziende
Joshua J. Bellamy condannato per aver fornito informazioni false e ottenere sovvenzioni Covid per le aziende

Sovvenzioni Covid, aiuti economici elargiti all'azienda per fare fronte alla crisi utilizzati per fare la bella vita. Joshua J. Bellamy, ex wide receiver dei New York Jets, franchigia di football americano che milita nella NFL, ha speso tutto in hotel di lusso, giocate ai tavoli del Casinò e dolci compagnie. S'è dato alla pazza gioia e non ha resistito alla tentazione di ritrovarsi tra le mani 1.2 milioni di dollari di fondi che era destinati alla sua impresa. Quel salvagente lanciatogli per tenere a galla conti e occupazione gli ha fatto perdere la testa e procurato una condanna a più di tre anni di carcere.

La bella vita tra hotel, casinò e dolci compagnie

Cospirazione per frode telematica. È questo il reato di cui Bellamy s'è riconosciuto colpevole (come scrive il New York Times). La truffa è scattata quando ha fornito informazioni false per ottenere la quota di soldi che, in apparenza, gli sarebbe stata necessaria per mandare avanti la sua società (la Drip Entertainment L.L.C.). Quel prestito che aveva il valore di una rete di protezione s'è rivelato una trappola per l'incauto ex giocatore che ha iniziato a lasciare tracce di sé, alimentare sospetti per il tenore di vita che sosteneva. Acquistava oggetti di lusso di grandi griffe, alloggiava in alberghi sfarzosi e poi giocava d'azzardo.

Condannato per frode ad almeno 3 anni di carcere

Bellamy ha fatto di tutto per "farsi notare" fino a quando non l'hanno scoperto. Avrà tre anni di tempo per meditare sulla follia compiuta e su come e dove trovare la cifra (1.2 milioni) che dovrà restituire. L'ex wide receiver ha giocato per cinque stagione (dal 2014 al 2018) Chicago Bears e ai Jets è arrivato nel 2019 ma non è stato fortunato: a marzo 2020 un infortunio alla spalla ne ha segnato la carriera tant'è che a settembre dello stesso anno il club ha deciso di chiudere il rapporto. Poco dopo, è finito nei guai per quel pasticcio di fondi che gli sono costati (anche) la galera.

50 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views