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Orrore nel wrestling: spilla sulla faccia dell’avversario il disegno del figlio, poi glielo strappa

Il combattimento tra Adam Page e Swerve Strickland nel ‘Texas Death Match’ all’AEW Full Gear 2023 resterà nella storia come uno dei più brutali di sempre: si è arrivati a bere il sangue dell’avversario.
A cura di Paolo Fiorenza
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Il wrestling ci ha abituato a scene anche cruente – per lo più simulate, anche se la violenza delle azioni spesso ha portato a conseguenze pesanti per i lottatori – ma quello che è accaduto nel combattimento tra Adam Page e Swerve Strickland davvero le ha superate tutte per il livello di ferocia e brutalità e per la quantità di sangue versato (e bevuto…) durante l'incontro. Il culmine è stato raggiunto quando Page ha attaccato con una spillatrice sul volto di Strickland un disegno fatto da suo figlio, strappandoglielo poi in maniera barbara: una roba davvero mai vista.

Page e Strickland sono stati i protagonisti di un indimenticabile ‘Texas Death Match' all'AEW Full Gear 2023, non solo dandosele di santa ragione, ma anche utilizzando l'armamentario dei trucchi più sporchi a loro disposizione: i due si sono colpiti usando di tutto, dalle graffette, al filo spinato, al vetro, ai tavoli e altro ancora.

Ad avere la meglio alla fine del match – nonostante la faccia pinzata, da cui Page ha bevuto il sangue grondante – è stato Strickland, che ha colpito alle spalle il suo acerrimo nemico con un blocco di cemento in testa, soffocandolo poi con una catena d'acciaio con cui lo ha appeso ad un paletto del ring. È stata la seconda vittoria di fila di Strickland su Page, dopo che già lo aveva battuto a WrestleDream il mese scorso. La AEW è la federazione di wrestling americana rivale della storica WWE: fondata soltanto nel 2018, sta via via attraendo sempre più appassionati, anche a grazie a trovate come la mattanza andata in scena a Full Gear, uno dei quattro eventi principali (uno ogni trimestre) che ogni anno propone la AEW. La quinta edizione si è svolta sabato scorso al Forum di Los Angeles davanti a 13mila spettatori, trasmessa ovviamente anche in pay-per-view.

Per il 33enne Strickland è la vittoria più importante della carriera e dopo la fine del combattimento, ancora coperto di sangue, ha mandato il classico messaggio intimidatorio a Page e a tutti quanti nella AEW: "Non puoi mandarmi all'inferno, non puoi portarmi dove sono già stato e dove ho dei possedimenti. Non mi interessa se lo facciamo di nuovo in Texas, a Los Angeles, a Seattle, nel Regno Unito o dall'altra parte del mondo. Ora sei mio, la AEW è mia. Tutti in quello spogliatoio faranno meglio ad avere paura di me, siamo solo all'inizio. Vi impiccherò tutti, da boia quale sono". Boia, ovvero il soprannome di Page. Non a caso appeso al paletto…

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