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Olimpiadi Londra 2012, il Settebello doma la Serbia: è finale con la Croazia

Prova epica degli Azzurri: vanno in svantaggio, rimontano e non mollano più: 9-7 il risultato finale. Croazia ultimo ostacolo per l’oro.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Italy's Amaurys Perezmen's (L) prepares

L’Italia c’è: il Settebello spezza le reni alla Serbia, vendica la sconfitta dello scorso anno a Firenze in World League (perdere il titolo in finale quando ospiti la manifestazione è un dolore che brucia sempre) e cosa più importante va in finale olimpica, dove troverà ad attenderlo la Croazia: quella Croazia che è stata l’unica squadra a fermare gli Azzurri, nella fase a gironi: fu un pesante 11-6 che deve essere da monito, servirà la gara perfetta per centrare l’oro.

Italia-Serbia, ovvero la gara dei nervi tesi. Entrambe le squadre si equivalgono, e questo si sa. Pronti via, e subito Valentino Gallo segna il vantaggio azzurro, seguito dal pareggio un minuto dopo di Andrija Prlainović. Due minuti e segna il capitano serbo, Vanja Udovičić: è solo il primo dei tanti ribaltamenti di fronte che avverranno durante la gara. Trenta secondi, ci pensa Alex Giorgetti ed è il 2-2. Poi, 1’’43 dal termine, traversa serba, l’Italia si invola e Maurizio Felugo fa il 3-2. Meno di un minuto e su tiro del solito Gallo, una deviazione mette alle spalle di Slobodan Soro: 4-2 azzurro, e si va al riposo. Si riparte ed è subito Italia: Felugo fa il 5-2, ma la Serbia non ci sta e con Milan Aleksić prima e con Slobodan Nikić poi, si riporta subito a -1. Lo spettro di Firenze incombe, ma ci pensa Christian Presciutti: 6-4 Italia, e si va a riposo, con la Serbia che centra anche un palo.

Si riparte con il solito Udovičić che riavvicina la Serbia, poi Figliori e Premus chiudono rapidamente il terzo quarto sul 2-1 Azzurro e col punteggio complessivo di 8-5. La Serbia inizia a scemare, l’Italia ci crede. Filip Filipović prova ad accorciare, ma poi chiude i conti Amaurys Pérez: 9-6 che chiudi i conti. A cinquanta secondi dalla fine arriva anche il 9-7 della Serbia, ma forse il ct Campagna e i ragazzi del Settebello non se ne sono nemmeno accorti. La testa, ora, è alla Croazia, e alla possibile medaglia d’oro.

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