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Olimpiadi, il presidente di Tokyo 2020 Yoshiro Mori si dimette dopo le frasi sessiste

Il presidente del Comitato olimpico delle Olimpiadi di Tokyo Yoshiro Mori ha annunciato le sue dimissioni in occasione dell’apertura dell’ultimo consiglio direttivo. Una scelta obbligata dopo le infelici dichiarazioni di natura sessista per rispondere a chi chiedeva una maggiore presenza femminile nel board.
A cura di Marco Beltrami
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Non sembra esserci pace per le Olimpiadi di Tokyo. Questa volta a tener banco nel Paese del Sol Levante non è l'incertezza relativa ai Giochi, alla luce dell'emergenza Covid che ha già portato ad un primo rinvio nella scorsa stagione, ma il caso scatenato dalle dichiarazioni sessiste di Yoshiro Mori, presidente del Comitato olimpico Nipponico. Quest'ultimo, in occasione dell'apertura del consiglio direttivo in quel di Tokyo ha annunciato le sue dimissioni dall'incarico.

Yoshiro Mori ha sollevato un vero e proprio polverone, con una frase a dir poco infelice nel corso di una riunione del board esecutivo e del consiglio di Tokyo 2020. Il dirigente 83enne ha risposto in maniera negativa alla proposta di aumentare le "quote rosa" nel consiglio direttivo dei Giochi olimpici con parole di stampo sessista: "Le riunioni a cui partecipano troppe donne in genere vanno avanti più del necessario. Se una di loro alza la mano per intervenire, le altre si sentono obbligate a rispondere, e si finisce che tutte quante si ritrovano a partecipare". 

L'intervento di Yoshiro Mori ha immediatamente scatenato una serie di reazioni a catena. Dalle critiche di uno dei principali sponsor delle Olimpiadi, la Toyota, alla rinuncia della governatrice di Tokyo, a partecipare all'incontro con i vertici del CIO, fino alle moltiplici richieste di scuse e di dimissioni, che hanno spinto anche molti giapponesi a scendere in piazza per protestare pacificamente, accusando l'esperto dirigente di sessismo. Come se non bastasse poi 500 volontari pronti per le Olimpiadi hanno deciso di ritirarsi dalla partecipazione in segno di protesta.

A questo punto inevitabile un passo indietro da parte del presidente del Comitato olimpico giapponese che vanta nel suo passato anche l'incarico di primo ministro del Paese del Sol Levante tra il 2000 e il 2001. Dopo le indiscrezioni delle scorse ore, Mori ha infatti deciso di ufficializzare le dimissioni dall'incarico, scusandosi per i suoi commenti "poco opportuni", che hanno creato a suo dire non pochi problemi agli organizzatori.

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