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Norme anti Covid per palestre e piscine: novità per lo sport tra mascherine, prenotazioni e multe

Per le palestre e le piscine è stato emanato un nuovo protocollo attuativo che ha stabilito delle linee guida per l’attività di sport di base e l’attività motoria in genere. Sarà obbligatorio prenotarsi, ma tutti gli utenti di palestre, piscine e centri sportivi devono sottoporsi al controllo della temperatura e devono sempre rigorosamente indossare la mascherina.
A cura di Alessio Morra
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Palestre e piscine saranno ancora aperte, ma dovranno rispettare delle regole ulteriormente stringenti. Nella giornata di giovedì 22 ottobre è stato emanato un nuovo protocollo attuativo che ha stabilito le ‘Linee Guida per l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere’. Il Ministero dello Sport ha stabilito che bisognerà rispettare in modo rigoroso l’uso delle mascherine, mentre sarà obbligatorio prenotarsi con l’app per i corsi. Naturalmente multe per chi trasgredisce. L’annuncio lo ha dato il numero uno del dicastero Vincenzo Spadafora.

L’uso della mascherina

Il nuovo protocollo con le norme per palestre, piscine e sport di base, pubblicaot anche sul sito del ministero dello sport, specifica che è ‘obbligatorio verificare all’ingresso che fruitori dei servizi ed eventuali accompagnatori siano dotati di mascherina protettiva e in caso negativo bisogna vietare l’ingresso a chi non la indossa. I bambini devono essere accompagnati al massimo da un familiare. All’interno della struttura bisogna sempre indossare la mascherina, eccezion fatta per il momento in cui si svolge l’attività fisica sul posto. Dunque va indossata obbligatoriamente anche durante l’allenamento se ci si sposta da una postazione di allenamento all’altra. Obbligatorio indossare sempre la mascherina nelle zone di accesso e transito’.

Misurazione della temperatura

Diventa a tutti gli effetti obbligatorio rilevare la temperatura a tutti i frequentatori, soci, addetti, accompagnatori, al momento dell’accesso, impedendolo a chi ha una temperatura superiore a 37,5 gradi.

Distanziamento obbligatorio

La determinazione del numero massimo di persone che possono essere presenti in contemporanea all’interno della struttura “deve risultare dalla considerazione di 12 metri quadrati per ogni persona, considerando per il computo i metri quadrati (al chiuso) dell'intera struttura. Nel computo delle compresenze va considerato anche il personale diretto o indiretto che vi presta servizio in quel momento. Per quanto riguarda attività e corsi di gruppo, il numero massimo di cui sopra è 5 mq per partecipante, prendendo in considerazione l'ampiezza dell'ambiente in cui l'attività viene svolta. Per quanto riguarda le attività svolte all'interno di piscine natatorie, va garantito uno spazio minimo di 7 mq per persona presente. Per le piscine non ad uso natatorio valgono le norme regionali di riferimento e quelle contenute nell'allegato 9 al Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 13 ottobre 2020”. Naturalmente bisogna mantenere sempre la distanza interpersonale minima di un metro con una valutazione più elastica ‘durante l’attiva fisica’ con l’obbligo di tenere “una distanza interpersonale minima adeguata all'intensità dell'esercizio, comunque non inferiore a 2 metri”.

Accesso alle docce e dispenser

I gestori di palestre, piscine o centri sportivi dovranno disporre il divieto di accesso alle docce, invitando utenti e atleti a cambiare, nel caso delle piscine, soltanto il costume bagnato o l’abbigliamento per l’allenamento e asciugare i capelli nel più breve tempo possibile. Diventa obbligatorio ‘mettere a disposizione almeno un dispenser di gel disinfettante ogni 300 metri quadrati e uno dispenser gel disinfettante nelle zone di accesso e transito’.

Cartelli obbligatori in piscine e palestre

Come per bar, ristoranti, pizzerie, vinerie e pub, anche i gestori di piscine, palestre  e impianti dovranno ‘predisporre e rendere visibile all’entrata della struttura un cartello contenente il numero massimo di presenze consentite all’interno delle varie strutture sportive’.

App di prenotazione

Fondamentale sarà l’applicazione che dovranno scaricare tutti quelli che frequentano piscine e palestre. Tramite l’app ci si potrà prenotare, e soprattutto la prenotazione sarà obbligatoria: “In ogni caso è obbligatorio l'utilizzo di soluzioni tecnologiche che consentano la possibilità di tracciare l'accesso alle strutture, per il tramite di applicativi WEB, o applicazioni per device mobili, di coloro che partecipano alle attività sportive proposte”.

L’app Immuni obbligatoria

C’è una norma del nuovo protocollo per palestre, piscine e centri sportivi che riguarda anche la famosa app ‘Immuni’: “L’app di tracciamento deve essere promossa tra gli utenti e i frequentati dei centri sportivi”.

Le regole per le piscine

Naturalmente oltre che delle palestre nel nuovo protocollo si parla anche delle piscine con delle misure che si applicano alle piscine pubbliche e private finalizzate alle attività natatorie e a quelle ludiche. Sono escluse le piscine a usi speciali di cura, di riabilitazione e termale. I gestori dovranno ‘prevedere percorsi divisi per ingresso e uscita ma anche prevedere l’accesso agli impianti esclusivamente tramite prenotazione’. Bisognerà poi organizzare gli spazi e le attività nelle aree spogliatoi e docce in modo da assicurare il distanziamento di almeno un metro tra ogni persona.

Inoltre bisognerà dotare la struttura di dispenser con soluzioni idroalcoliche per l'igiene delle mani dei frequentatori/clienti/ospiti in punti ben visibili all'entrata, altresì prevedere i dispenser nelle aree di frequente transito, nell'area solarium o in aree strategiche in modo da favorire da parte dei frequentatori l'igiene delle mani. Bisognerà anche prevedere una regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, docce, servizi igienici, cabine, attrezzature: sdraio, sedie, lettini, incluse attrezzature galleggianti, natanti. Evitare l'uso promiscuo di oggetti e biancheria: l'utente dovrà accedere alla piscina munito di tutto l’occorrente.

La densità di affollamento in vasca deve essere calcolata “con un indice di 7 mq di superficie di acqua a persona. Il gestore pertanto è tenuto, in ragione delle aree a disposizione, a calcolare e a gestire le entrate dei frequentatori nell’impianto".

Le sanzioni per chi non rispetta il protocollo

Rispetto alla scorsa primavera ci sono più norme da seguire e in caso di mancato rispetto delle stesse i gestori possono incorrere in sanzioni pecuniarie:  “Si ricorda che il mancato rispetto delle disposizioni misure previste, potrà essere oggetto delle sanzioni previste dalla normativa vigente a seguito delle operazioni di controllo e monitoraggio effettuate dalle amministrazioni e autorità competenti del Dpcm del 13 ottobre 2020, punibili con una sanzione in misura dirotta di 280,00 o 560,00 in caso di euro”.

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