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Non gioca da anni perché “sente le voci”: i Dodgers gli rinnovano il contratto per umanità

Andrew Toles prometteva una bella carriera nella Major League Baseball, poi i problemi di salute mentale si sono presi a poco a poco la sua capacità di vivere nella realtà. Non gioca da anni, ma i Dodgers gli rinnovano sempre il contratto senza stipendio: è per garantirgli l’assicurazione sanitaria della lega.
A cura di Paolo Fiorenza
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Dicono che il mondo del professionismo sportivo statunitense sia spietato, ma ci sono storie come quella che vede protagonisti Andrew Toles e i Los Angeles Dodgers che scaldano il cuore. Nei giorni scorsi la franchigia californiana della Major League Baseball ha ancora una volta rinnovato il contratto a Toles e fin qui non ci sarebbe nulla di strano, visto che parliamo di un 30enne che gioca con i Dodgers dal 2016. Anche se ‘gioca' è una parola grossa, visto che non scende in campo dal 2018, pur essendo tuttora ufficialmente in attività.

"Ancora una volta i Dodgers fanno la cosa giusta per Andrew Toles", ha titolato il Los Angeles Times: il rinnovo del giocatore non ha alcuna motivazione sportiva né commerciale, ma è un gesto bellissimo fatto dai Dodgers verso un uomo che è in difficoltà da anni, dovendo lottare con problemi di salute mentale. Anche se la sua ultima partita risale al 30 settembre di cinque anni fa e probabilmente non giocherà mai più, Toles si è visto prolungare il contratto di un altro anno a zero dollari.

Andrew Toles è nato il 24 maggio 1992
Andrew Toles è nato il 24 maggio 1992

Non percepirà dunque nulla, ma essendo comunque sotto contratto con un club della MLB potrà usufruire dell'assicurazione sanitaria – ovviamente di alto livello – della lega. Che qualcosa non andasse nel ragazzo nato nel maggio del 1992 lo si è capito nel 2019, quando non si è presentato all'allenamento primaverile: i Dodgers annunciarono che la sua assenza aveva a che fare con una questione personale e il giocatore era fuori a tempo indeterminato. Non sarebbe più tornato a giocare per l'intera stagione.

L'anno dopo, la storia di Toles ha preso una piega sempre più drammatica: è stato trovato senza casa a dormire dietro un edificio dell'aeroporto internazionale di Key West in Florida e arrestato con l'accusa di violazione di domicilio e poi rilasciato alle cure di suo padre. Quest'ultimo nel 2021 ha spiegato che a Andrew è stato diagnosticato un disturbo bipolare e schizofrenia ed era in una "condizione simile a uno zombie".

Toles alla battuta: 'gioca' con i Los Angeles Dodgers dal 2016
Toles alla battuta: ‘gioca' con i Los Angeles Dodgers dal 2016

"Stiamo affrontando delle sfide – ha detto all'epoca Alvin Toles – Ma non è niente che io e Dio non possiamo gestire. Schizofrenia, è così dura. Voglio dire, non può nemmeno guardare la TV. Sente le voci e la TV allo stesso tempo, quindi è un po' confuso. L'ho visto guardare alcune partite di baseball sul suo portatile, ma non credo che capisca davvero cosa sta succedendo. Voglio solo che abbia una possibilità nella vita. Questo è tutto. Solo che sia in salute, viva una vita normale".

Andrew Toles aveva fatto vedere un livello di gioco altissimo ("da sogno", lo definì il manager dei Dodgers) nei playoff del 2016. A 24 anni sembrava avviato ad una grande carriera, ma i suoi problemi mentali hanno avuto il sopravvento, prendendosi a poco a poco la sua capacità di vivere nella realtà.

Eppure, nonostante non possa dare alcun contributo alla franchigia losangelina, quel ragazzone ha qualcuno che lo ama: questa è la quinta stagione consecutiva in cui i Dodgers rinnovano silenziosamente il contratto di Toles. È nella lista di riserva della squadra e non riceve uno stipendio, ma ha l'assistenza di cui ha bisogno. Sarebbe facile per il club della MLB tagliare il cordone con Toles e abbandonarlo al suo destino: c'è qualcosa che glielo impedisce, si chiama umanità.

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