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“No al bullismo”: Gallinari, Vettori e Toni impegnati nel progetto per aiutare i ragazzi a non sentirsi soli

Il progetto “No al Bullismo”, ideato dal content creator Ludovico Aldasio e Riccardo Vatovec, con la partecipazione di numerosi sportivi e celebrità mira a sensibilizzare i giovani sul tema e a offrire un punto di riferimento alle vittime.
A cura di Vito Lamorte
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Cos'è il bullismo? Il "comportamento da bullo mette in risalto spavalderia arrogante e sfrontata. In particolare, atteggiamento di sopraffazione sui più deboli, con riferimento a violenze fisiche e psicologiche attuate specialmente in ambienti scolastici o giovanili". Si parla spesso di questo fenomeno che rappresenta una minaccia crescente per gli adolescenti, e i preadolescenti, ed è il punto focale del progetto “No al Bullismo” ideato dal content creator Ludovico Aldasio e Riccardo Vatovec insieme al supporto di Giuseppe Lavenia, psicologo e presidente dell’Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche Gap – Cyberbullismo, con la partecipazione di numerosi sportivi e celebrità.

Questo progetto mira a sensibilizzare i giovani sul tema e a offrire un punto di riferimento alle vittime, con l'obiettivo di contrastare i messaggi di ‘finta perfezione' veicolati da alcuni influencer che possono alimentare insicurezze e disagio nei giovani, proponendo contenuti positivi e di supporto.

Per questo motivo è stato pubblicato il video “No al Bullismo”, con la partecipazione di numerose celebrità, tra cui Khaby Lame, Thiago Silva, Ludovica Pagani, Dean Norris, Carla Bruni, Luca Toni, Paolo Ruffini, Claudia Gerini, Danilo Gallinari, Jorginho, John Terry, NK Nastia Kamenskykh, Marvin Vettori, Tony Hawk, Baby K, Bonnie Wright, Taz Skylar, Germano Lanzoni, Francesco Gabbani, Giulia Stabile, Iginio Massari, Diego Perotti, Gloria Gaynor, Julian Marley, Rosy Chin, Nicola Ventola, Apl dei Black Eyed Peas, Anastasia Russo, Fally Ipupa, Anatolij Trubin e Anastasile.

"No al Bullismo": il progetto social per combattere bullismo e cyberbullismo

Ludovico Aldasio, ripercorrendo la sua esperienza di bullismo durante l’adolescenza, ha raccontato: “Il progetto nasce da un’esigenza personale. Ero un ragazzo semplice, pieno di sogni, fino a quando sono diventato bersaglio di prese in giro a causa dei miei capelli rossi e dell’acne. È stato un periodo nero, segnato da continue pressioni psicologiche”.

Il progetto "No al Bullismo" nasce dunque da un viaggio introspettivo scaturito da una moltitudine di esperienze e situazioni che ci hanno permesso di addentrarci dentro il mio passato per rimarginare numerose ferite e capendo che uno dei modi
più efficaci per abbattere questo trauma afflitto nei miei anni più innocenti è parlarne, poiché la maggior parte dei traumi vanno combattuti e sconfitti per poter avere un futuro più colorato e meno fragile. Grazie al nostro percorso internazionale e le numerose connection che ci siamo creati con gli anni, abbiamo deciso di lanciare un video contro le prepotenze, l'odio e la cattiveria, coinvolgendo 32 persone da ogni parte del mondo per un messaggio diretto e chiaro.

La presenza di personaggi pubblici, del mondo dello sport e dello spettacolo, serve per contribuire ad amplificare il messaggio e a raggiungere un pubblico sempre maggiore per offrire un segnale forte di supporto e solidarietà a tutti i giovani che subiscono prepotenze.

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