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Nina Corradini racconta gli abusi della ginnastica: “Prendevo pillole e lassativi, avevo paura anche di bere”

L’ex farfalla ha parlato in un libro della sua storia: un sogno trasformatosi nell’incubo peggiore, lo ha descritto a Storie Italiane. “Le offese arrivavano quando ci pesavano davanti a tutte le altre compagne. Eravamo in fila indiana, in mutande”.
A cura di Maurizio De Santis
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La testimonianza dell'ex ginnasta, Nina Corradini, nell'intervento a Storie Italiane.
La testimonianza dell'ex ginnasta, Nina Corradini, nell'intervento a Storie Italiane.

Cosa c'entrano lassativi, pillole, sgridate pubbliche, ramanzine sul peso e punizioni, l'ossessione di pesarsi più volte al giorno ("sono arrivata a farlo anche 15 volte") e quant'altro possa essere umiliante col sogno di diventare una ginnasta. Nina Corradini se l'è chiesto più volte dentro di sé anche quando in quel mondo in apparenza dorato, dove hai il sorriso stampato sulle labbra pure se hai voglia di urlare e piangere, ne ha viste e vissute di tutti i colori.

Romana, 20 anni, ex farfalla della ritmica, nel 2021 ha detto basta e lasciato la nazionale, scelto la vita, di non aver più paura di bere un bicchiere d'acqua, di raccontare la sua verità sul lato oscuro dell'Accademia dove si forgiano i talenti azzurri. Costi quel che costi.

Le sue parole hanno offerto uno spaccato dello scandalo che ha travolto la disciplina, quelle di altre ex ginnaste hanno spinto la magistratura a indagare sulla palestra dei (presunti) orrori denunciate dalle ragazze. "Abbiamo un maialino in squadra", fu la testimonianza scioccante di Giulia Galtarossa: due Mondiali vinti nel 2009 e 2010, non ha mai fatto nascosto di aver sofferto di disturbi alimentari per la disciplina ferrea che le imponeva privazioni.

Li ha visti da vicino, toccati con mano, li ha sentiti strofinati addosso e li ha tirati fuori tutti in una volta, fino a quando non è esplosa perché stufa di sentirsi dire cose del tipo "vergognati", "mangia di meno", "ma come fai a vederti allo specchio?". Una volta è svenuta a colazione "ma le allenatrici mi hanno fatto andare lo stesso in palestra, pensavano fosse una scusa". Non lo era, semplicemente il suo fisico e la sua dimensione stavano collassando. E il suo sogno s'era trasformato nell'incubo peggiore di solitudine e vessazioni. Ne ha parlato su Rai 1 a Storie Italiane, ospite della trasmissione condotta da Eleonora Daniele.

Continuavano a dirmi che dovevo dimagrire, che non dovevo mangiare, che lo facevo troppo e male. Mi sentivo completamente abbandonata a me stessa. Ho provato a parlare con le allenatrici dicendo che ero cresciuta e stavo sviluppando, ma loro continuavano a dirmi che non andavo bene così e quindi sono arrivata da sola a un rimedio.

Il rimedio più estremo a mali altrettanto estremi, mandato giù col naso turato come fosse una medicina cattiva che devi prendere per star meglio. In realtà, stava peggio.

I lassativi mi disidratavano completamente e sul momento mi toglievano qualche etto. Prendevo una poi due pillole perché ero terrorizzata. Le offese arrivavano quando ci pesavano davanti a tutte le altre compagne. Eravamo in fila indiana, in mutande, le umiliazioni arrivavano pubblicamente.

‘Sorridendo sempre' è il libro che ha scritto per se stessa, per le altre, perché si sappia, perché qualcosa cambi. Ne ha parlato anche in tv. È stato come prendere coscienza nel profondo ed elaborare un lutto, una forte cesura con un passato che qualche segno lo ha lasciato. Tra le righe c'è tutto il sapore amaro del disincanto.

Ho iniziato a fare ginnastica artistica a 4 anni – ha aggiunto Corradini – Sono cresciuta con questo sogno e tutta la mia vita si è basata su questo. Non mi sono fermata davanti a nulla, sono andata via di casa e ho cambiato città. Tutti i sacrifici possibili li ho fatti e li rifarei. Ma questo sogno è diventato qualcos'altro perché pensavo al cibo e al peso e non riuscivo più a godermi la mia passione.

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