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Myriam Sylla è incontenibile dopo l’impresa olimpica dell’Italvolley: “Non posso controllarmi”

La giocatrice azzurra dopo la vittoria dell’Italia contro la Turchia nella pallavolo alle Olimpiadi è andata quasi in confusione durante l’intervista.
A cura di Marco Beltrami
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C'è anche la firma di Myriam Sylla sull'impresa dell'Italvolley di Julio Velasco che, battendo 3-0 la Turchia, ha conquistato la finale delle Olimpiadi di pallavolo. La schiacciatrice ha esultato in modo sfrenato come tutte le sue compagne, per quella che è già un'impresa storica. Lo spettacolo è poi proseguito nell'intervista di rito ai microfoni di Rai Sport, quando è sembrata un fiume in piena.

Di fronte alla richiesta del suo interlocutore di replicare la celebrazione effettuata in campo dopo il match point contro le turche, Sylla è stata simpaticamente irremovibile: "Non si può fare perché sennò non sarebbe naturale, mi è venuto distinto. Forse per me mi controllerei un po' di più ma non riesco, è tutto vero, è così, d'istinto".

Non riesce a rendersi conto di quanto accaduto Myriam che sembra addirittura in confusione dopo aver perso anche una lente a contatto: "Ragazzi, non lo so, non so che dire. Posso dire che ho perso una lente in tutto questo, nella foga. Sembra un sogno, forse lo è, non lo so, non svegliatemi, io sto bene così e domenica speriamo di continuare a sognare insieme, anzi continueremo a sognare insieme, è meglio no? Suona meglio così".

Quello che è certo è che le azzurre della pallavolo, non vogliono smettere di sognare. Contro gli USA domenica, l'Italvolley proverà a fingere che sia una partita come tutte le altre, come predicato da Julio Velasco: "Ma da quello che ci ha insegnato il nostro coach non c'è niente da strafare, è una partita come le altre, sì è una finale olimpica, Ma bisogna affrontarla come una partita solita, una partita di campionato, non lo so, qualsiasi cosa. È così, perché se senti invece il peso di quello che è, e magari lo sentiremo, non lo so. La gestiremo nel miglior modo possibile. Non bisogna fare cose stratosferiche, cose che sappiamo fare bene e farle, punto".

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