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Muore in carcere il campione di bodybuilding che aveva accoltellato a morte una donna: carotide recisa

Tragica fine in carcere per Wenderson de Souza, 30enne campione brasiliano di bodybuilding che aveva accoltellato alla gola e ucciso una commessa che neanche conosceva, una vittima scelta a caso. L’uomo è stato trovato nella propria cella con la carotide recisa.
A cura di Paolo Fiorenza
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Una fine terribile, quella di Wenderson Rodrigues de Souza, come era stata orrenda la fine che l'ex campione di bodybuilding brasiliano aveva fatto fare a una commessa che neanche conosceva, accoltellata e uccisa a caso "dopo essere uscito di casa quel giorno per aggredire qualcuno". Il 30enne era in attesa di processo per l'efferato omicidio compiuto, ma la sua detenzione in prigione è terminata tragicamente prima di dover rendere conto delle sue azioni alla giustizia. Secondo la Polizia Scientifica, Wenderson aveva una ferita sul lato sinistro del collo, causata da un oggetto appuntito che aveva reciso la carotide, causandone la morte.

L'uomo è entrato nel negozio, ha portato la commessa nel retro e l'ha uccisa: non si conoscevano
L'uomo è entrato nel negozio, ha portato la commessa nel retro e l'ha uccisa: non si conoscevano

Il bodybuilder Wenderson de Souza è morto in carcere: aveva una ferita che gli aveva reciso la carotide

Il culturista brasiliano era stato arrestato dopo aver accoltellato alla gola e ucciso una commessa in un negozio a Vila Velha, nello stato di Espirito Santo, lo scorso 10 marzo. Venti giorni dopo, domenica scorsa, è stato trovato esanime nella sua cella nel centro di detenzione provvisoria della stessa città. Portato immediatamente all'Unità Sanitaria del Sistema Penale, nel vicino comune di Viana, vi è arrivato morto.

Wenderson Rodrigues de Souza è stato campione statale di bodybuilding in Brasile
Wenderson Rodrigues de Souza è stato campione statale di bodybuilding in Brasile

A momento la polizia non sa quale sia stato l'oggetto utilizzato per uccidere il bodybuilder, visto che non è stato ritrovato. Quando era stato arrestato, Wenderson aveva già un taglio sul collo, che si sarebbe procurato lui stesso – con un atto di autolesionismo – pochi minuti dopo aver accoltellato la commessa (per questo era rimasto in ospedale per alcuni giorni prima di essere condotto in prigione). Gli inquirenti peraltro hanno escluso subito che si trattasse della stessa ferita, così come hanno smentito che il taglio si trovasse nello stesso punto in cui aveva colpito a morte la donna.

Lunedì la Polizia Scientifica ha riferito che "la ferita riscontrata dal medico legale è una ferita nuova, diversa da quella riportata dal detenuto il giorno in cui ha accoltellato la commessa". Secondo gli agenti, la prima informazione ricevuta è stata che gli altri detenuti avevano dichiarato che Wenderson non si sentiva bene all'interno della cella. Quando sono arrivati, si sono resi conto della gravità della ferita e lo hanno portato all'unità sanitaria penitenziaria. Sette detenuti sono stati condotti alla stazione di polizia e interrogati dalle autorità, prima di essere riportati nel carcere di Vila Velha. Secondo la polizia, "finora non ci sono prove sufficienti che la morte sia stata causata da un'azione intenzionale" e dunque restano aperte tutte le ipotesi.

Wenderson si descriveva come campione di bodybuilding, personal trainer, fotografo e poeta
Wenderson si descriveva come campione di bodybuilding, personal trainer, fotografo e poeta

Wenderson aveva accoltellato e ucciso una commessa che non conosceva: l'aveva scelta a caso

Wenderson era stato arrestato qualche minuto dopo aver accoltellato e ucciso Carla Gobbi Fabrete, 25enne commessa che lavorava nel negozio di telefonia mobile della sua famiglia nella città di Vila Velha, circa 450 chilometri a nord di Rio de Janeiro (qui sotto il video delle telecamere del locale, poco prima dell'omicidio, quando si era finto cliente). Poco dopo l'assassinio, l'uomo si era ferito usando lo stesso coltello usato per accoltellare la donna, ma era stato localizzato quasi immediatamente e arrestato dagli agenti in una strada vicina.

Agghiacciante l'interrogatorio, durante il quale – quando sono iniziate le domande sui moventi del crimine – il culturista è apparso freddo e calcolatore. "Durante l'interrogatorio, Wenderson ha dichiarato di essere uscito di casa quel giorno per aggredire qualcuno e che quella persona doveva essere una donna, perché era un essere più vulnerabile. Siamo stati in grado di dimostrare che l'aggressore ha scelto la vittima a caso. Quando vede il negozio della vittima, torna indietro, lo studia bene e poco dopo torna con il sotterfugio di essere un cliente", ha dichiarato Raffaela Aguiar, responsabile delle indagini per la polizia.

La 25enne Carla Gobbi Fabrete, vittima dell'efferato delitto
La 25enne Carla Gobbi Fabrete, vittima dell'efferato delitto

La polizia ha poi concluso le indagini sulla morte di Carla Gobbi e il 25  marzo ha riferito che Wenderson è stato incriminato per femminicidio: è stato confermato che tra l'assassino e la vittima non ci sarebbe stata alcuna vicinanza, ma sarebbe stato riscontrato "disprezzo per le donne in generale". Due fattori erano aggravanti: la vittima aveva una figlia di due anni e non aveva avuto la possibilità di difendersi.

La biografia di uno dei profili Instagram di Wenderson
La biografia di uno dei profili Instagram di Wenderson

Chi era Wenderson de Souza: campione di bodybuilding e personal trainer, ultimamente si travestiva da supereroe

Wenderson de Souza sui social si presentava come tecnico infermieristico, animatore di eventi, fotografo e poeta. In un altro profilo, si descriveva come due volte campione statale di bodybuilding e personal trainer. Negli ultimi anni era diventato noto agli abitanti e ai negozianti del suo quartiere perché vendeva dolciumi e caramelle travestito da supereroe come Superman e Spiderman, affermando che questa attività gli consentiva di pagarsi gli studi in ambito sanitario. In alcune interviste rilasciate, aveva raccontato il suo percorso personale fatto di alti e bassi. Nel 2016, dopo aver perso una gara di bodybuilding, era entrato in un periodo di abuso di alcol e droghe.

Il bodybuiler brasiliano travestito da Spiderman per sbarcare il lunario
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L'uomo peraltro aveva già avuto problemi con la giustizia: era stato precedentemente arrestato per violenza domestica nei confronti di diverse fidanzate e aveva già scontato una pena detentiva da marzo 2018 a luglio 2019 per tentato furto d'auto e violenza domestica. In prigione affermò di essersi convertito al cristianesimo e avere deciso di cambiare vita, postando messaggi motivazionali sui social. Poi il raptus omicida e ora la sua fine, dai contorni ancora tutti da chiarire.

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