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Olimpiadi Parigi 2024

Mouhiidine vittima di una decisione scandalosa alle Olimpiadi: l’avversario fa no invece di esultare

L’italiano Mouhiidine è uscito agli ottavi del torneo olimpico di pugilato categoria 92 kg uomini. L’incontro ha avuto un esito incredibile. L’uzbeko che ha vinto è rimasto sorpreso. Il presidente federale ha espresso tutta la sua rabbia.
A cura di Alessio Morra
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Polemiche enormi a Parigi per l'uscita di scena negli ottavi di finale del torneo olimpico di pugilato di Aziz Abbes Mouhiidine, stella della categoria 92 kg. L'azzurro è stato battuto per split decision dall'uzbeko Lazizbek Mullojonov (4-1). La decisione ha creato notevolissime polemiche. Sconcertato il pugile campano, il presidente federale d'Ambrosi in un comunicato ha mostrato tutta la sua rabbia. Ma l'immagine più clamorosa l'ha regalata l'uzbeko, che dopo aver vinto ha fatto un gesto chiaro e non ha esultato.

Mouhiidine battuto 4-1 da Mullojonov

Aziz Abbes Mouhiidine era uno degli uomini più attesi del pugilato italiano, sognava in grande. Ma il suo sogno è svanito all'alba del torneo olimpico maschile della categoria 92 kg. Il pugile di Solofra è stato sconfitto per i giudici dall'uzbeko Mullojonov, che subito dopo aver vinto ha fatto subito un segno chiaro, un ‘no, no, no', come a dire: ‘non meritavo io'. Non ha esultato, ma ha superato il turno. Una beffa atroce per Mouhiidine, che esce in modo ingiusto dalle Olimpiadi 2024.

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La federazione protesta: "Vergognatevi"

Il presidente della FPI (Federazione Pugilato Italiano), Michele d'Ambrosi è una furia per il verdetto di Mouhiidine e in una note a chiare lettere ha parlato di furto, di scippo: "Vergognatevi. Ancora una volta l'Italia è scippata.Pensavamo che il Cio tutelasse i pugili ed evitasse le nefandezze del passato. Niente. Siamo alle solite. L'incontro dominato da Abbes e perso con un verdetto sciagurato dimostra che niente è cambiato. Ciò mi induce a fare serie riflessioni sulla mia ulteriore permanenza in questo mondo che ho amato e che amo al di là delle misere posizioni di potere che qualcuno anela. Purtroppo gli sciacalli, anche quelli più anziani, approfitteranno di questa palese ingiustizia e fermeranno anche il cambiamento che a livello nazionale il pugilato lentamente stava subendo. Sono il Presidente e devo rispondere degli insuccessi anche quando non sono a me direttamente riconducibili. Non so, quindi, se mi ricandideró. Non so se ne troverò la forza. Intanto spero che i pugili italiani ancora in gara non subiscano lo stesso oltraggio di Abbes. Con affetto per tutto il movimento pugilistico italiano".

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