Mostruoso Alex Zanardi: è il primo paratleta a scendere sotto le 9 ore nell’Ironman
Alex Zanardi è davvero un uomo d'acciaio. Le difficoltà non l’hanno mai abbattuto e, tra record e medaglie, anche a 50 anni suonati riesce a battere i suoi limiti. Stavolta è riuscito nell'impresa di abbattere il muro delle nove ore nell'Ironman, stabilendo il nuovo record del mondo in questa disciplina. A Barcellona, mentre si votava per l'indipendenza della Catalogna, ha tagliato il traguardo col tempo di 8 ore 48’ 58’’. Alla competizione hanno partecipato 102 italiani. Il percorso prevedeva 3,86 km a nuoto, una prova di ciclismo di 180,2 km e una parte finale di corsa sulla distanza di una maratona completa (42.195 km). Zanardi ha utilizzato il suo handbike per la prova di ciclismo e la corsa con sedia a rotelle olimpica. Una nuova grande affermazione che consacra il campione olimpico di Rio 2016 tra i più grandi atleti italiani di sempre.
“Sapevo che tecnicamente potevo valere meno di nove ore, sono riuscito a mantenere l'impegno che avevo preso con me stesso. E ne sono orgoglioso, la gara è stata drammatica, soprattutto il tratto di maratona corsa nella ghiaia, una fatica impressionante. Tutto bellissimo. Ma…” ha detto Zanardi intervistato da Repubblica. Il 50enne paratleta trapiantato nel primo weekend di settembre aveva conquistato due ori e un argento ai Mondiali di ciclismo in Sudafrica. Ora è arrivato il record a Barcellona nell’Ironman, ma Zanardi è uno che non si accontenta: “Il progetto è finito, non c'è più, è il momento di guardare avanti" dice senza fronzoli. E annuncia: “Parteciperò ad altre competizioni nel triathlon entro la fine del 2017, poi c'è da pianificare la stagione 2018, sempre nel triathlon. Ma alla Bmw sono convinti che sia ancora in grado di andare forte anche al volante, ci sono valutazioni in corso ma dovrei tornare a guidare una GT. Ho ancora i brividi quando mi metto alla guida, meno di un anno fa ero primo nel campionato italiano al Mugello. Dovrei ancora sapere come si fa…".