Morto Justin Thornton: il suo calvario era iniziato con un ko dopo 19 secondi

Ancora una volta una tragedia scuote il mondo degli sport da combattimento. È morto a 38 anni Justin Thornton, uno dei veterani della MMA (ovvero arti marziali miste) che aveva deciso di intraprendere una nuova esperienza sportiva in un'altra disciplina. Fatali le terribili conseguenze dei colpi ricevuti nell'incontro valido per la BKFC, ovvero la Bare Knuckle Fighting Champioship (incontri di pugilato a mani nude oltreoceano), contro Dillon Clecker, conclusosi in pochi secondi.
Thornton, che poteva contare su una lunga esperienza sul ring, era tornato a combattere il 20 agosto. Il match con Dillon Clecker si era concluso dopo appena 19 secondi a causa del suo ko: l'avversario infatti gli aveva rifilato un violentissimo gancio sinistro in pieno volto. Una botta tremenda per il 38enne che ha immediatamente perso i sensi cadendo faccia a terra sul ring, con una torsione del corpo innaturale e tutto il peso sulla schiena. Immediatamente trasportato in ospedale, l'atleta ha dovuto affrontare un vero e proprio calvario.
Stando alle notizie provenienti dal suo profilo Facebook, Thornton ha subito una lesione spinale che lo ha costretto alla semiparalisi, con tanto di annessa infezione ai polmoni. Necessario l'utilizzo di un ventilatore per supportare il pugile, che dopo poco più di un mese si è arreso. La notizia della sua morte ha sconvolto tutto il panorama degli sport da combattimento, con Justin che dopo una lunga gavetta aveva ottenuto risultati importanti, lottando anche con pesi massimi UFC come Walt Harris e Chase Sherman. Dopo una striscia negativa di 5 incontri persi in MMA, ecco il suo debutto nella competizione a mani nude rivelatosi purtroppo maledetto.