Morto Hank Aaron, leggenda del baseball americano
All'età di 86 anni è morto Henry Louis Aaron, era soprannominato ‘Hammerin Hank', ed era una leggenda del baseball, ma è stata una figura chiave anche nei diritti civili. Addirittura il grande Muhammad Alì si inchinò davanti a lui e lo definì un mito. ‘Hank' Aaron riuscì ad affermarsi in uno sport che era dominato dai bianchi e in un'era in cui gli atleti neri erano visti con diffidenza e spesso anche nello sport non venivano presi in considerazione.
Batté lo storico record di Babe Ruth
Hank Aaron era nato in Alabama da una famiglia di raccoglitori di cotone e dopo aver iniziato a giocare nella ‘Negro League' (una cosa ampiamente anacronistica già negli anni '50), fu tra i primi giocatori afroamericani a ottenere un contratto da professionista. Giocò in Major League tra il 1954 e il 1976, prima con i Braves, poi a Milwaukee e di nuovo Atlanta. Nel 1974 batté il record di fuoricampo che aveva ottenuto l'altro mito Babe Ruth. Ne realizzò 755, primato poi battuto nel 2007 da Barryb Bonds, che però fu poi coinvolto in uno scandalo relativo agli steroidi. Il campionato lo vinse nel 1957, e disputò una serie di finale.
Hank Aaron ottenne la medaglia presidenziale
Dopo aver lasciato l'attività divenne vice-presidente dei Braves. Nel 1982 fu inserito nella Hall of Fame del baseball e vent'anni dopo ottenne la medaglia presidenziale della libertà da parte di George W. Bush. Dal 1999 la MLB consegna un premio a suo nome ai due migliori battitori del campionato.
Le splendide parole di Muhammad Alì
Si era affermato in uno sport che fino a un certo punto era disputato quasi interamente dai bianchi e anche per questo è stato un mito per tanti afroamericani. Ha vissuto una vita incredibile, quando stava per battere e quando poi batté il record di Babe Ruth ottenne tante minacce di morte, da chi non accettava che un atleta di colore battesse il record di un bianco. Alì lo definì: "L'unico uomo che ho idolatrato più di me stesso".