Morto Cesare Maestri, il ‘Ragno delle Dolomiti’ era una leggenda dell’alpinismo

All'età di 91 anni è morto Cesare Maestri, alpinista e indomito scalatore che era stato soprannominato il ‘Ragno delle Dolomiti'. La notizia l'ha data con un post su Facebook il figlio Gian che ha scritto: "Addio al pioniere del sesto grado. Questa volta Cesare ha firmato il libro di vetta della scalata sulla sua vita. Un abbraccio forte a chi gli ha voluto bene". Era stato il primo ad affrontare in discesa e in solitaria le vie dolomitiche di VI grado.
Il Ragno delle Dolomiti
Maestri è stato il primo ad affrontare in discesa e in solitaria le vie dolomitiche di VI grado ed era stato soprannominato il ‘Ragno delle Dolomiti'. Era nato il 2 ottobre del 1929 a Trento e per oltre quartant'anni ha vissuto a Madonna di Campiglio. La passione per la montagna lo ha portato a completare più di 3500 scalate, più della metà in solitaria.

Le grandi imprese di Maestri
Ha avuto una vita leggendaria Maestri che quando aveva quindici anni partecipò al movimento di Liberazione con un gruppo di partigiani comunisti. Quando finì la guerra andò nella Capitale, a Roma studiò Storia dell'arte, il richiamò della montagna era forte e nel 1952 divenne guida alpina. Maestri inizia la sua lunga sfida con le pareti verticali ed apre nuove vie sulle Dolomiti. Guida tante spedizioni, non solo sulle amate Dolimiti, vola anche in Argentina. Polemizzò anche con l'altrettanto grande Reinhold Messner, che contestava il raggiungimento di una cima in Patagonia. Oltre 3500 scalate, tante in solitaria, toccò vette importanti ovunque.
Si ricordano lo spigolo nord del Cimon della Pala in prima solitaria invernale (1956), la traversata dalla Cima d'Ambiez alla Bocca del Tuckett concentrando sempre in solitaria 16 cime in meno di 24 ore. E vanno rammentate anche le imprese sulla via delle Guide al Crozzon di Brenta in discesa (1956), la via Soldà al Pilastro sud della Marmolada di Penia (1953), la via Soldà al Pilastro sud della Marmolada di Penia (1953), le nuove vie aperte tra il 1964 e il 1966 nel Brenta su Cima Grosté, Cima Campiglio, Cima Massari.