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Morto Boris Spassky, leggenda degli scacchi: giocò la partita del secolo con Bobby Fischer

Aveva 88 anni il grande scacchista Boris Spassky. Fu campione del mondo e olimpico di scacchi. Diede vita all’incontro del secolo con l’americano Bobby Fischer.
A cura di Alessio Morra
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A 88 anni è morto Boris Spassky, uno dei più grandi scacchisti della storia. Gran maestro divenne noto in tutto il mondo, non solo a chi segue gli scacchi, quando giocò nel 1972 la ‘sfida del secolo' con il suo grande rivale l'americano Bobby Fischer. Una sfida che ebbe contorni extra sportivi. Si era in piena Guerra fredda. La notizia è stata dalla FIDE, la Federazione Internazionale degli Scacchi (FIDE). Il presidente Arkady Dvortkovich ha reso omaggio a Spassky definendolo: "Uno dei più grandi giocatore dell'era sovietica e del mondo, ma anche un vero gentiluomo".

Campione del mondo e olimpico di scacchi

Il mondo degli scacchi è sempre affascinante. L'epica di alcune sfide ha raggiunto vette altissime. Boris Spassky, nato nel 1937 a San Pietroburgo (che all'epoca si chiamava Leningrado), a soli 19 anni divenne Grande maestro. Bruciò le tappe, dal 1969 al 1972 è stato campione del mondo degli scacchi, in carriera vinse anche otto medaglie d'oro alle Olimpiadi degli scacchi. Un campione leggendario che dopo la sconfitta con Fischer ai Mondiali del 1972 ne subì un'altra da Karpov, che divenne un campione, due anni dopo che di fatto mise fine alla sua carriera a grandissimi livelli. Tornò a giocare sporadicamente, ma non trovò più i grandissimi livelli.

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Spassky-Fischer, sfida del secolo nel pieno della Guerra Fredda

Durante gli anni della Guerra fredda anche lo sport era oggetto di confronti duri, intensi, tesi e ricchi di connotati quando era in lizza americani e sovietici. Le partite tra Spassky e Fischer venne presentata come la ‘sfida del secolo', ed è in assoluto uno dei grandi confronti più noti al confine tra calcio e politica. L'americano si impose e regalò un successo pesante, visto che per oltre venti anni i russi erano campioni di scacchi. Una sfida infinita, con polemiche e richieste importanti da parte di Fischer, con l'intervento determinante di Henry Kissinger. Dall'11 luglio al 31 agosto, due mesi. Perché si giocava al ‘meglio delle 24 partite'. Vinse Fischer. Da quell'incontro è stato prodotto anche un film: ‘La grande partita‘ con Toby Maguire e Liev Schreiber.

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