Mikala Jones, mito del surf, muore dissanguato in mare: recisa la femorale con la pinna della tavola
Enorme tragedia nel mondo del surf professionistico dove si piange la scomparsa di Mikala Jones, 44enne uruguaiano conosciuto per essere tra i migliori al mondo nel comandare la tavola sulle onde più difficili. Domenica, durante una sua uscita nell'Oceano indonesiano, il fatale e tragico incidente: si è procurato una profonda ferita all'altezza dell'inguine ed è morto dissanguato.
Prima atleta e professionista del surf, poi spettacolare autore di foto e filmati tra i più belli e conosciuti tra gli appassionati di tutto il mondo di questo sport, Mikala Jones è stato vittima di un terribile incidente mentre era al largo delle isole Mentawai in Indonesia, per documentare l'ennesima sua impresa tra enormi onde oceaniche. Da anni aveva intrapreso l'avventura di riprendersi con le cam portatili e poi riprodurre gli straordinari video e fermo immagini sui suoi account social deliziando curiosi e amanti del surf.
La tragedia si è consumata quando Jones ha deciso di cavalcare l'ennesima onda per fare un video e in quel momento qualcosa dev'essere andato storto. Jones si è involato verso un'onda gigantesca, "tre volte più alta di lui" armato di GoPro tra i denti com'era abituato a fare per non perdere nemmeno un secondo. Stando però alle ricostruzioni attraverso le testimonianze oculari di amici e colleghi, il surfista è stato visto andare improvvisamente sott'acqua per poi riemergere che già perdeva moltissimo sangue.
"Quando è riemerso dalla schiuma diversi secondi dopo, si è accorto di essersi tagliato all'inguine, così ha lasciato andare la telecamera e il resto e ha provato a remare con le mani disteso sulla tavola" racconta il connazionale Santiago Pereira, tra i primi a provare a soccorrerlo. "Siamo andati subito a cercarlo insieme a suo nipote che gli ha dato la sua tavola e, quando è salito in cima, Mikala è svenuto. Perdeva molto sangue. Lo abbiamo messo nella barca, abbiamo fatto un laccio emostatico, intanto gli abbiamo tenuto le mani dicendogli di non addormentarsi e di restare con noi".
Attimi di puro panico mentre proseguiva la corsa disperata contro il tempo per trasportarlo in ospedale. Una volta a riva, ha ricordato ancora Pereira, i soccorsi hanno subito preso in consegna Jones. "Respirava ancora, dopo 20 minuti che ci sono voluti per arrivare sulla costa, ma era privo di sensi. L'abbiamo portato alla barella dell'ambulanza, abbiamo chiuso le porte ed è andato in ospedale ma purtroppo poi ci hanno comunicato che era già troppo tardi".
Come sia avvenuto il terribile incidente al momento è ancora al vaglio delle autorità che stanno verificando l'accaduto e prelevando tutti gli elementi del caso, non ultima la tavola da surf. Proprio questa dev'essersi trasformata in un'arma da taglio letale, molto probabilmente con la pinna centrale posta alla base che ha colpito la gamba di Jones nel momento in cui si è ribaltato in acqua, recidendo l'arteria femorale all'altezza dell'inguine.
Il surfista aveva deciso di lasciate le competizioni per dedicarsi ai documentari, girando il mondo alla ricerca di posti particolari, poco conosciuti, dove riprendere le proprie avventure. Figlio di una famiglia di surfisti, dal 2000 si era trasferito in Indonesia. Lascia adesso una figlia, Isabella Lokelani che ha voluto ricordare dal proprio account la scomparsa del padre con un commosso post: "Sono felice che stesse facendo ciò che amava di più. La vita non sarà più la stessa senza di te. Mi manchi così tanto, farei qualsiasi cosa per averne un momento in più con te, anche litigando, per poi ridere ad alta voce. Grazie per avermi insegnato così tante lezioni di vita e per esserci sempre stato per me"