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Mezzofondista keniano squalificato 4 anni: chiuso in bagno, ha mandato un sosia all’anti-doping

Michael Saruni, mezzofondista keniano e già detentore del record del mondo nei 600 metri indoor è stato squalificato da tutte le competizioni per i prossimi 4 anni. Nel 2022, in occasione delle gare nazionali per i Campionati del Mondo aveva eluso un controllo con un espediente maldestro e finito nel peggiore dei modi: si era scambiato la tenuta da gara con un altro uomo per poi mandarlo all’anti-doping dove, ovviamente, è stato subito scoperto.
A cura di Alessio Pediglieri
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Una storia ai limiti di una trama da film ciò che è accaduto nel mondo dell'atletica quando un mezzofondista keniano, Michael Saruni, di 28 anni è stato squalificato per 4 anni per aver eluso le verifiche anti-doping in un modo a dir poco originale quanto maldestro: si è chiuso in bagno mandando a fornire campioni di sangue e urine un suo sosia. Tentativo ovviamente fallito e adesso resterà lontano dalle piste da tutte le competizioni.

L'incredibile vicenda è avvenuta nel corso delle prove nazionali per i Campionati del Mondo del 2022 e adesso l'ADAK – l'autorità anti-doping del Kenya – ha reso noto un retroscena inedito che ha svelato il "trucco" di Saruni, conclusosi nel peggiore dei modi: "Ha evitato categoricamente i controlli" si legge nella nota dell'organizzazione keniana che ha evidenziato la norma violata, ovvero quando un atleta "si rifiuta o non fornisce un campione né si  sottopone al prelievo del campione e con collusione o inganno fugge o lascia la sede". Il tutto è stato confermato a seguito di una indagine, con tanto di testimonianze.

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Tra le dichiarazioni che hanno incastrato Saruni c'è anche quella di un funzionario che ha avuto più di un sospetto nel vedere il soggetto che si era presentato al controllo: "Non sembrava assolutamente nessuno che avesse concluso da poco una corsa così faticosa" ha raccontato poi in tribunale. Un dubbio che ben presto si è trasformato in realtà: davanti alle perplessità dell'impiegato, è scattata la verifica e così si è passato al setaccio la struttura. Scovando Saruni chiuso in bagno, dove precedentemente era entrato con un altro uomo con cui si era scambiato i vestiti e dandogli gli indumenti da gara per fare il test.

Davanti alla scoperta del misfatto, Saruni ha cercato successivamente di sottrarsi agli uomini che lo avevano scoperto nella toilette e invece di consegnarsi ha cercato di scappare saltando oltre un muro sbarrato. Anche in questo caso, tentativo maldestro che ha impedito all'atleta di darsela a gambe e così è finito sotto processo. Dove il keniota ha provato a giustificarsi affermando di "non essersi mai sottratto al prelievo di un campione per il test" e soprattutto come "nessuno dei funzionari avesse richiesto esplicitamente un controllo anti-doping".

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Ovviamente, una storia finita nel peggiore dei modi per il 28enne che oggi è stato squalificato da qualsiasi competizione per i prossimi 4 anni, il che significa presumibilmente  la conclusione anticipata della sua carriera che, in passato, aveva goduto anche di momenti importanti. Saruni è infatti anche un ex detentore del record mondiale dei 600 metri indoor dopo aver corso la distanza in 1:14.79 nel gennaio 2018 mentre rappresentava l'Università del Texas a El Paso. Ha gareggiato anche negli 800 metri alle Olimpiadi di Tokyo nel 2021, fallendo l'inserimento in semifinale.

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