Mette all’asta la medaglia olimpica per finanziare l’intervento al cuore di un bambino
Per un atleta la medaglia olimpica è il sogno della vita. Lo sa bene Maria Andrejczyk, lanciatrice del giavellotto che alle Olimpiadi di Tokyo ha vinto l'argento. Nessuno come la polacca può capire i sacrifici che ci sono dietro un risultato del genere, visto che oltre agli infortuni nella sua carriera ha dovuto fare i conti anche con una grave malattia. E nessuno come lei può capire come tutto passi in secondo piano, quando in ballo non c'è un titolo, ma la vita. Per questo la classe 1996 si è resa protagonista di un gesto meraviglioso, mettendo all'asta la sua medaglia d'argento per aiutare un bambino malato.
Maria Andrejczyk a Tokyo ha conquistato l'argento nella gara di lancio del giavellotto femminile, alle spalle della cinese Liu Shiying che ha sovvertito i pronostici. A distanza di alcuni giorni dalla conclusione dei Giochi Maria ha deciso sui social di partecipare ad una raccolta fondi molto speciale: la giavellottista ha messo all'asta la sua medaglia per contribuire a finanziare il delicato intervento al cuore di un bambino di soli 8 mesi. Miloszek, questo il nome del piccolo che ha bisogno di un'operazione specialistica presso l'ospedale di Stanford negli Stati Uniti.
Nel suo annuncio la Andrejczyk ha scritto: "Non mi ci è voluto molto per decidere, è stata la prima raccolta fondi a cui ho partecipato e sapevo che era quella giusta. Per lui metto all'asta la mia medaglia olimpica. Abbiamo anche il supporto di un altro ragazzo Kubus, che purtroppo non ce l'ha fatta: i genitori hanno deciso di inviare dei fondi raccolti per lui a Miłosz".
E sulla scia dell'entusiasmo per lo splendido gesto della giavellottista, sono stati raccolti circa 500mila zloty per la medaglia olimpica, ovvero circa 110mila euro. Una cifra che si aggiunge a quella complessiva delle donazioni che al momento fa registrare circa 1.5 milioni di zloty donati, ovvero 330mila euro. Una somma importante che è destinata ad aumentare ancora. E per la Andrejczyk questo gesto vale molto più di una medaglia olimpica.