Messaoud Dris accusato da Israele di essersi fatto squalificare apposta ingrassando: un escamotage
La politica irrompe alle Olimpiadi di Parigi, con le accuse di Israele al judoka Messaoud Dris – e di conseguenza anche a tutta la delegazione dell'Algeria, visto che un comportamento come quello denunciato non potrebbe non essere avallato dai massimi vertici nazionali – di essersi fatto squalificare apposta dal torneo parigino per non affrontare l'atleta israeliano Tohar Butbul. Di più: di averlo fatto usando un escamotage, ovvero sforare il limite di peso sulla bilancia, per non incorrere in una pesante squalifica che potrebbe anche essere di anni, come accaduto in passato per casi analoghi.
L'algerino Dris non supera il peso prima dell'incontro con l'israeliano Butbul
Il combattimento degli ottavi di finale tra i due, nella categoria -73 kg, era in programma lunedì mattina alle 10, ma la vittoria del 30enne Butbul era già arrivata domenica, a causa della squalifica dell'algerino per aver sforato il limite di peso di 0,4 kg, non qualcosa di usuale, visto che i judoka generalmente fanno ogni sforzo per rientrare nella loro categoria di peso. Il 22enne Dris rischia ora di non poter gareggiare per un periodo molto lungo, qualora l'International Judo Federation dia credito alle accuse mossegli dal Comitato Olimpico Israeliano, secondo il quale aver messo ciccia negli ultimi giorni altro non sia che il modo deliberato di non incontrare il proprio atleta e dunque ritirarsi dal torneo in maniera ‘camuffata', in un contesto di confronto geopolitico tra i due Paesi.
Le accuse di Israele di averlo fatto apposta
I dirigenti israeliani ritengono che il judoka di Orano intendesse evitare il combattimento, e con esso anche eventuali inchini o strette di mano con Butbul, per le fortissime tensioni conseguenti al conflitto israelo-palestinese in Medio Oriente. La dichiarazione del Comitato Olimpico Israeliano lascia pochi dubbi al riguardo: "L'avversario di Tohar si è ritirato dalla competizione. La delegazione israeliana continuerà a competere tenendo a mente i valori olimpici. Crediamo che questo tipo di comportamento non abbia posto nel mondo dello sport".
La Federazione Internazionale Judo apre un'indagine: rischio stangata per Dris
La federazione algerina di judo e il Comitato olimpico nazionale non hanno ancora risposto a queste gravi accuse, ma ad essersi mossa è stata invece la Federazione Internazionale, che ha annunciato un'indagine sull'accaduto, con possibili pesanti sanzioni per Dris. "Non possiamo giustificare il sovrappeso del signor Dris, ma restiamo impegnati a garantire che tutti gli atleti competano in condizioni uguali ed eque", ha scritto l'IJF in una dichiarazione, aggiungendo che "gli atleti sono spesso vittime di conflitti politici più ampi". Poi l'annuncio: "Dopo le Olimpiadi la situazione sarà oggetto di un'indagine approfondita e, se necessario, verranno prese altre misure".
Il timore di una squalifica lunga per Dris non è infondato, visto il precedente di tre anni fa, quando un altro judoka algerino, Fethi Nourine, si ritirò – quella volta senza alcuna finzione – dal combattimento contro lo stesso atleta israeliano, Tohar Butbul, alle Olimpiadi di Tokyo. Nourine spiegò di aver preso deliberatamente quella decisione come forma di sostegno alla Palestina: una mossa che gli costò carissima, visto che l'International Judo Federation lo stangò con una squalifica addirittura di 10 anni.