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Olimpiadi Tokyo 2020

McLaughlin stravince nei 400 ostacoli donne, altro record del mondo mostruoso alle Olimpiadi

Sydney McLaughlin ha conquistato la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo 2021 nei 400 ostacoli donne. L’americana ha tagliato il traguardo in 51″46 secondi, abbassando di 44 centesimi il tempo iridato e stabilendo il nuovo record del mondo. Dopo Karsten Warholm negli uomini arriva un’altra finale pazzesca per la velocità delle protagoniste.
A cura di Maurizio De Santis
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Sydney McLaughlin dopo Karsten Warholm tra gli uomini. La finale dei 400 ostacoli femminili fa sgranare gli occhi all'alba. È una scarica di adrenalina. L'americana, 21 anni, piazza il record del mondo battendo se stessa (il precedente apparteneva proprio a lei) a margine di una gara dominata e spezzata in due: da un lato dello schermo la statunitense che fugge via sulle ali del vento, inseguita dalla connazionale Dalilah Muhammad (campionessa del mondo in carica e medaglia d'oro olimpica) e dall'olandese Femke Bol; dall'altro le avversarie che scompaiono dall'inquadratura poco alla volta, soffiate via dalla velocità della concorrente del New Jersey che taglia il traguardo in 51″46 secondi, abbassando di 44 centesimi il tempo iridato.

McLaughlin prende l'oro alle Olimpiadi Tokyo 2021 e scappa sul gradino più alto del podio. È suo il successo più bello, rende grazie a Dio e benedice l'America cinque anni dopo il debutto avvenuto a 16 anni ai Giochi di Rio 2016. Fu il battesimo del fuoco per la ragazza del liceo che allora osò sfidare le grandi della specialità mentre oggi le guarda dall'alto in basso. La gara è stata straordinaria, scandita da tempi pazzeschi che spiegano bene quale sia stata la netta differenza di valori espressi in pista: l'argento in 51″58 è andato all'altra atleta a stelle e strisce Muhammad (di 11 anni più grande rispetto alla vincitrice), che è scesa molto al di sotto del precedente primato di 51″90; Bol, considerata tra le favorite ma solo in grado di restare nella scia delle americane, ha migliorato il tempo europeo fermando il cronometro su 52″03. Di un altro pianeta.

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Le performance delle altre finaliste che, al cospetto delle più forti hanno recitato il ruolo di comparse, ribadiscono come fosse impossibile tenere testa allo strapotere delle americane. La giamaicana Janieve Russell è giunta ai piedi del podio con un ritardo di oltre 1 secondo (53″08). Ancora più staccate le ucraine Anna Ryzhykova (quinta in 53″48) e Viktoriya Tkachuk (sesta in 53″79). La panamense Gianna Woodruff (settima 55″84) e la statunintense Anna Cockrell (squalificata) erano lì per onore di firma.

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