McGregor manda al pronto soccorso la mascotte di Miami, doveva essere tutto finto: violenza inaudita
Ancora una volta Conor McGregor appare completamente fuori controllo fuori dall'ottagono, da dove manca ormai da quasi due anni, da quando il 10 luglio 2021 perse contro Dustin Poirier spezzandosi la tibia. Il mese prossimo il lottatore irlandese di MMA compirà 35 anni e il meglio per lui appare alle spalle complice il brutto infortunio, anche se l'hype che crea è sempre altissimo: a fine anno dovrebbe tornare a combattere Michael Chandler.
Intanto McGregor riempie il suo profilo Instagram di immagini che testimoniano da un lato i suoi allenamenti (e il suo ingrossamento mostruoso…), dall'altro il suo stile di vita lussuosissimo, tra viaggi e partecipazioni ad eventi. Qualche ora fa, l'ex campione UFC era a Miami per assistere da bordo campo a gara 4 delle Finali NBA tra gli Heat e i Nuggets, match vinto da Denver sempre più lanciata verso l'anello (sono 3-1, manca un successo) con lo Jokic stradominante di questi playoff.
Il dublinese doveva essere protagonista di un siparietto durante un timeout nel terzo quarto, uno sketch completamente finto ed evidentemente organizzato con la mascotte dei Miami Heat, allo scopo di pubblicizzare uno spray antidolorifico di sua produzione. McGregor doveva simulare di mandarlo al tappeto con un pugno e poi ‘curarlo' spruzzandogli lo spray. Ma le cose sono andate ben diversamente, come mostrano immagini davvero scioccanti.
Davanti ad un pubblico attonito – e che lo ha fischiato – McGregor ha prima steso ‘Burnie' (questo il nome della mascotte degli Heat) con un potente cazzotto al volto, poi ha infierito in maniera del tutto gratuita su di lui quando era a terra, con un pugno di terrificante violenza. Mentre la mascotte veniva soccorsa, l'irlandese sorrideva con un ghigno e faceva finta – in quel caso sì – di spruzzargli addosso il suo spray. Ma nulla avrebbe potuto rianimare l'uomo sotto il costume, che era stato tramortito dal doppio colpo scagliatogli a tradimento.
Era così malridotto che è stato necessario accompagnarlo d'urgenza al pronto soccorso per le cure del caso: gli sono stati somministrati antidolorifici e poi è stato dimesso. È questo l'ennesimo episodio che dimostra come McGregor non sia in grado di controllarsi nella gestione della sua violenza spesso immotivata, non è dato sapere se perché la sua mente sia alterata da qualcosa. L'aggressione a Francesco Facchinetti di un anno e mezzo fa non è certo stato un caso isolato.