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Maurizio Stecca in ospedale per il Covid: “Batterò questo maledetto avversario”

Maurizio Stecca, 58 anni, ex medaglia d’oro di pugilato alle Olimpiadi di Los Angeles 1984, è stato costretto al ricovero in ospedale a causa dei sintomi del Covid. Ora è aiutato con l’ossigeno. Vaccinato con doppia dose, si stava preparando a ricevere la terza.
A cura di Maurizio De Santis
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Il Covid gli ha sferrato il colpo più duro mai ricevuto in carriera. Maurizio Stecca, 58 anni, ex medaglia d'oro di pugilato alle Olimpiadi di Los Angeles 1984 e campione del mondo Wbo ed europeo tra i professionisti, è ricoverato all'ospedale Ca' Foncello di Treviso. I sintomi legati al contagio non gli hanno lasciato scelta nonostante avesse la guardia alta grazie anche alla vaccinazione: aveva completato il primo ciclo di due dosi ed era pronto anche per la terza – come da lui stesso ammesso in un messaggio condiviso sui social network – ma ha iniziato a star male. L'ex boxeur azzurro si mostra con una maschera per le ventilazione non invasiva applicata sul viso.

Aiutato con l'ossigeno, Stecca ha voluto rassicurare familiari, amici e sostenitori sulle sue condizioni. "Ho cominciato il match più difficile della mia vita contro il mio avversario chiamato Covid anche dopo aver fatto la seconda dose ed ero pronto per la terza – si legge -, non lo so quante riprese ci saranno da fare sicuramente tante, io sono abituato a tantissime battaglie sempre vinte, sicuramente non indietreggerò mai a questo maledetto avversario".

Il 22 marzo 1995 Stecca ha combattuto a San Benedetto del Tronto l'ultimo incontro della carriera. L'epilogo fu dolcissimo: ai punti e dopo 12 round vinse contro il campione in carica dei pesi SuperPiuma, Athos Menegola, riprendendosi il titolo italiano. Nella sua bacheca c'è ancora una medaglia di prestigio, l'ha ottenuta il 15 dicembre 2015: ill Comitato Olimpico Nazionale Italiano gli conferisce il Collare d’Oro al merito sportivo.

Il Covid non è certo l'unico, durissimo, avversario contro cui ha dovuto misurarsi. Qualche anno fa gli venne diagnostica una rara malattia del sangue: l'EPN (emoglobinuria parossistica notturna). L'ha affrontò alla sua maniera con lo spirito di sempre.

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