Match MMA con finale leggendario, l’arbitro chiede di diffondere il suo audio: “Mai fatto in 20 anni”
La spettacolare e drammatica conclusione del combattimento andato in scena a UFC 300 tra Max Holloway e Justin Gaethje, col KO messo a segno dal primo con un devastante pugno quando ormai mancava solo un secondo alla fine dell'ultimo round, ha inserito il match di diritto nella galleria di quelli più leggendari mai disputati nella massima organizzazione mondiale di MMA. Un evento così straordinario che l'arbitro dell'incontro, il veterano di mille battaglie Marc Goddard, ha chiesto alla UFC di diffondere l'audio del suo microfono al momento decisivo, quando non ha esitato un attimo a decretare la fine del combattimento e l'emozione è esplosa in tutto il suo pathos.
Goddard ha ammesso di aver fatto qualcosa per la "prima volta in 20 anni" in quei momenti in cui si faceva la storia dell'UFC. Holloway era chiaramente in vantaggio dopo i primi quattro round e nel quinto pensava di poter gestire. Ma ovviamente Gaethje ha deciso di tentare il tutto per tutto, dando battaglia fino all'ultimo istante, ben sapendo che a quel punto sono un KO avrebbe potuto dargli la vittoria. E proprio quello ha reso il match indimenticabile: Holloway ha trovato proprio sul gong il pugno che ha mandato nel mondo dei sogni il suo avversario.
E nelle scorse ore l'UFC ha diffuso l'audio dal microfono dell'arbitro a seguito di una richiesta senza precedenti, fatta da Goddard sui social: "Mi piacerebbe che l'UFC rilasciasse il mio audio microfonato – ha scritto su Twitter – Ho letteralmente urlato in quel finale, per la prima volta in 20 anni. Credo sia stata una reazione automatica. Sono ancora senza parole. Ho ancora la pelle d'oca. Entrambi questi ragazzi sono l'emblema del nostro sport. Che privilegio".
L'UFC ha accolto la sua richiesta e ha pubblicato l'audio del suo microfono mentre Holloway mandava al tappeto Gaethje con un destro al mento tanto preciso quanto violento. Il video mostra Goddard urlare mentre il 35enne americano crolla al suolo: "È finita! È finita!".
Una reazione d'istinto che è stata la stessa di tutti gli spettatori presenti alla T-Mobile Arena di Las Vegas, così come del pubblico a casa. Impossibile restare indifferenti di fronte a uno dei momenti più clamorosi nella storia degli sport da combattimento.