Marie Louise, mamma di Schwazer: “Mi disse se va male mi butto giù”
In molti, troppi, hanno puntato il dito contro a Alex Schwazer, perché positivo a un controllo doping. L'atleta ha commesso un errore, com'è successo ad altri ha abusato di sostanze vietate, che hanno compromesso le sue performance in pista. Ma è nell'indole umana poter sbagliare, soprattutto per un giovane di 27 anni che è inserito in un sistema, quello agonistico, vorticoso, impietoso e spietato. Ad Alex non ha voltato le spalle la fidanzata, Carolina Kostner ha dichiarato che non lo abbandonerà in questo momento così delicato, e neanche sua madre, che racconta la disperazione di suo figlio poco prima che venisse investito dalla bufera.
Marie Louise Schwazer ha rilasciato un'intervista al settimanale Oggi, ha difeso suo figlio come ogni mamma farebbe, ma ha soprattutto fatto capire l'importanza di non puntare il dito contro un giovane che ha fatto un gesto senza lucidità, sbagliando certo, ma senza aver premeditato un'azione meschina:
Io penso che se mio figlio ha preso quella roba lì è perché era disperato. Era entrato in un buco nero e non sapeva come uscirne. Erano mesi che era in crisi, aveva paura di non farcela. Due settimane fa è venuto da me: piangeva e diceva "mamma ho una medaglia, ma non ho piu' una vita. Andrà male, lo sento. E se va male mi butto giù, io mi butto giù".
Una vera e propria disperazione, comprensibile negli sfoghi di Alex che si sentiva sotto pressione psicologicamente e fisicamente: "Era in crisi, aveva paura di non farcela. Due settimane fa è venuto da me: piangeva e si lamentava che gli faceva male tutto, la coscia, il bacino, era disperato. Diceva "Io non ce la faccio più, questa non è una vita, è un calvario. Non posso nemmeno andare a mangiare una pizza con gli amici, bere una birra, perché se esco sono tutti lì a guardare, a criticare."
La famiglia dell'atleta altoatesino aveva capito che c'era qualcosa che non andasse, quando negli ultimi giorni prima dello scandalo non riusciva a mettersi in contatto con lui:
Di quello che aveva fatto nessuno di noi a casa sapeva nulla. Ma io l'avevo capito già prima che venisse fuori la notizia che qualcosa non andava: subito dopo il prelievo Alex era sparito, siamo stati una settimana senza notizie, un incubo. E io lo dicevo a mio marito: se Alex non mi risponde al telefono vuol dire che è successo qualcosa.
E come poteva essere sbagliato un sentore di mamma. La signora Marie Louise ammette le colpe del figlio, come del resto ha fatto lui stesso in conferenza stampa, attribuendogli almeno il merito di non aver scelto strade torbide, sotterfugi e menzogne davanti a una verità che molti avrebbero negato, rifiutato:
Alex ha sbagliato. Ma in tanti non avrebbero mai ammesso cosa avevano fatto, lui invece è stato sincero fino in fondo. L'ho guardato negli occhi e gli ho detto: “Ora basta piangere, vai in discoteca, fatti degli amici. Se gli sponsor rivogliono indietro i loro soldi ridaglieli, va bene così. La macchina ce l'hai, sei a casa con noi, non ti serve nient'altro. Per fortuna ha tante persone intorno che gli vogliono bene".
Speriamo che le parole di Marie Louise Schwazer non rimangano inascoltate, e che l'opinione pubblica riesca ad essere meno impietosa nei confronti di un ragazzo che ha sbagliato. Nessuno punti il dito contro Alex Schwazer.