Margherita Granbassi in lacrime mentre racconta l’oro della spada: la telecronaca è adrenalina pura
Margherita Granbassi è in telecronaca, segue con grande partecipazione emotiva la finale per l'oro della spada femminile alle Olimpiadi. "Oooh… mamma mia", si lascia sfuggire tenendo le mani sugli occhi quando il duello diventa anzitutto questione di nervi nelle battute conclusive. L'espressione che ha stampata sul viso descrive alla perfezione il livello di ansia provato in quegli istanti. L'ex schermitrice non ce la fa a stare ferma: si alza e si siede, ruota lievemente il busto, sgrana gli occhi, trattiene il fiato, sa cosa si prova in quei momenti.
Certe sensazioni le ha avvertite sulla pelle, è come se fosse in pedana a vivere gli ultimi assalti della squadra azzurra che stocca e batte la Francia conquistando una vittoria bellissima e la medaglia più preziose, perché ottenute contro le padrone di casa e perché il successo porta la gloria delle armi azzurro al di fuori del solco del fioretto. È la prima volta che l'Italia ai Giochi s'arrampica sul podio più alto e lo ha fatto con Alberta Santuccio, Giulia Rizzi, Rossella Fiamingo, Mara Navarria.
"Sìììì, è storia!", urla il telecronista e Granbassi scoppia in lacrime per la gioia, lasciando scorrere l'adrenalina che l'aveva tenuta sulle spine in quei tre minuti decisivi in cui la selezione delle spadiste ha scritto un altro pezzo di storia della scherma italiana ai Giochi. E se nei giorni scorsi l'Italia era stata costretta a ingoiare il boccone amaro dell'ingiustizia sportiva e delle ombre dei giudici di gara in pedana per l'oro scippato a Filippo Macchi, ieri sera il copione scritto dal destino ha lasciato la parte più dolce al capitolo della spada femminile.
"Ragazze, che bellezza! Siete state grandi!", esclama l'ex fiorettista che adesso può sciogliersi in un sorriso. "Friuli Venezia Giulia e Sicilia non sono mai state così vicine… siete campionesse olimpiche, è stupendo!". E cita la benevolenza del fato che toglie e dà quando meno te lo aspetti, premia l'audacia e la perseveranza. "Questo è il filo del destino", dice ancora Granbassi con voce rotta dalla commozione e alla consapevolezza che è fatta. Che è tutto vero.
Si può finalmente gioire in maniera piena senza doversi accontentare. In fondo c'è solo il dolce sapore della vittoria che non lascia retrogusto amaro. "Finora avevamo perso tutti e tre gli assalti decisivi nell'individuale – ripete l'ex fiorettista -. E andiamo a vincere proprio contro la Francia nella finale della spada femminile che vale l'oro. Ragazze questo è il segno del destino".