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Marco Del Medico punta forte su Samuele Ceccarelli: “Pronto al debutto, la scommessa sono i Mondiali”

Samuele Ceccarelli è pronto all’esordio stagionale in occasione della tappa tedesca del World Indoor Tour di Dortmund del 20 gennaio. Ad anticipare ciò che ci si deve attendere dalla medaglia d’oro europea sui 60 metri è il suo allenatore Marco del Medico, intervenuto ai nostri microfoni.
A cura di Alessio Pediglieri
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Samuele Ceccarelli con Marco Del Medico (credits: Marco Del Medico)
Samuele Ceccarelli con Marco Del Medico (credits: Marco Del Medico)

Un 2023 da antologia per l'atletica italiana a livello internazionale e che ha visto consacrarsi a livello mondiale anche un nuovo campione, Samuele Ceccarelli, straordinaria medaglia d'oro nello scorso marzo con 6.48 in finale (dopo il 6.47 della semifinale) nei 60 metri agli Europei Indoor. Proprio l'"uomo più veloce d'Italia" si ripresenterà ai blocchi di partenza il 20 gennaio, giorno in cui darà inizio ufficiale alla sua nuova stagione, in occasione della tappa tedesca dell'World Indoor Tour.

Marco Del Medico ha raccontato a fanpage.it tutte le aspettative che nutre per questa nuova avventura in cui si punta diritti verso i Mondiali Indoor di Glasgow in una prima parte di stagione già delineata sul calendario, nella speranza di cancellare i problemi e i contrattempi che hanno purtroppo rallentato Ceccarelli nella seconda parte del 2023 e che hanno in parte frenato la preparazione in questo inizio di 2024: "Sarà un punto interrogativo come ogni debutto" sottolinea Del Medico "ma sarà la gara a darci le vibrazioni corrette sulle reali condizioni attuali".

Coach, un 2023 comunque da incorniciare non solo per Samuele ma anche per tutto il movimento dell'atletica italiana.
Assolutamente sì. Innanzitutto a livello italiano si è vista una grandissima ascesa della atletica a livello globale. Poi in Italia siamo stati la Federazione che ha avuto più iscritti in assoluto e un movimento positivo maggiore rispetto agli altri sport. Forse anche per questo motivo, stanno venendo risultati internazionali importanti da parte degli atleti italiani, come la Coppa Europa vinta per la prima volta dall'Italia. Stiamo lavorando bene.

Dunque, da ora in poi non si può che migliorare ancora…
La Federazione sta facendo bene e posso non solo fare i complimenti a tutti. Anche in questo inverno c'è stato un incremento di iscritti, la passione è rinata ed è bello respirare questo clima. Si è creata forse una piccola lacuna, legata proprio all'aumento delle iscrizioni all'atletica, considerato da sempre uno degli sport più completi e formativi: gli impianti a disposizione sono diventati troppo pochi e se alcuni anni fa la situazione poteva anche andare bene, ora non è più così. Bisognerà lavorarci sopra. Comunque in questo 2024 dovremo provare a dare la conferma: non si può vincere sempre, ovvio, ma di certo abbiamo tutto per poterci mantenere ad altissimi livelli.

E sull'uomo più veloce d'Italia, Samuele Ceccarelli, cosa ci puoi dire?
Il 2023 è stato un anno particolare, in estate non ci siamo espressi con Samuele come volevamo ma non è stato casuale: è che non ha davvero potuto essere a certi livelli, anche se ci ha provato in tutti i modi. Purtroppo ha affrontato un po' di problemi diciamo fisiologici, figli del momento e che non ci hanno permesso di allenarci come volevamo. Questo purtroppo è durato quasi 2 mesi e non c'è stata questa evoluzione positiva come accadde l'anno precedente nell'Indoor.

Qualcuno ha anche pensato che la "bolla" fosse scoppiata…
Eh.. ci sono sempre quelli che puntano il dito contro. Io ad esempio mi sono sentito a volte accusato di non aver dato a Samuele una giusta preparazione, che avrei dovuto prepararlo diversamente, ma la verità è che ci sono state problematiche esterne che ci hanno limitato, tutto qui. Sulle critiche sorvolo, anche se fanno parte del gioco, sono abituato ho imparato a non farmi tanti problemi e a vivere un po' più leggero, forza anche del mio passato col parolimpismo.

Cioè?
Per un anno pieno ho avuto la fortuna e il privilegio di vivere questa realtà sportiva che ti forma sia sul profilo professionale che personale, capisci che poi tanti problemi che ci facciamo sono poca cosa con quelli veri. Loro cosa dovrebbero fare, allora, visto cosa gli ha riservato la vita? Tieni presente che la maggior parte di loro proviene da una gioventù normale e sono state spesso vittime di incidenti che ne hanno cambiato profondamente la vita. E impari molto, anche a superare le critiche…

Hai percepito una mancanza di fiducia?
Ma guarda, sono state dette tante cose… mi è stato anche detto che su Samuele avrei dovuto migliorarne il lanciato. Ecco, su questo argomento voglio spiegare una cosa: Samuele ha un grandissimo lanciato, tanto che davvero oggi non so oggi in quanti lo possano battere sul lanciato a livello nazionale.

Un giorno eroe, l'altro no. Come mai questi repentini cambi di atteggiamento?
Tutto nasce perché non c'è stato il miglioramento nelle gare, ma noi sappiamo perfettamente il lavoro che è stato fatto dietro. Ci si sofferma sulla prestazione, il risultato. Come nel calcio: perché non ha giocato quel giocatore lì, perché l'ha schierato così, perché l'ha tenuto in panchina… Qui è lo stesso: l'allenatore ha il polso della situazione insieme all'atleta e si ritiene di fare determinate cose oppure no, semplicemente.

E Samuele come l'ha vissuta?
Anche Samuele ne è consapevole: per un mese ci abbiamo provato comunque e abbiamo retto, sfruttando la forma che avevamo: abbiamo esordito al Golden Gala il 2 giugno in 10.13, poi a fine mese in Coppa Europa lo abbiamo ripetuto. Qualche giorno più tardi in condizioni avverse abbiamo fatto un 10.15, poi è diventata dura mantenere quei livelli perché non ci si riusciva ad allenare.

Difficoltà e trattamento che ha subito anche un altro grande dell'atletica italiana, Jacobs
Sì, qualcosa di simile è accaduto a Marcel, che ha avuto diversi problemini e ricevbuto diverse critiche che io personalmente ho rispedito sempre al mittente. In occasione del Mondiale personalmente feci i complimenti a lui e a Paolo Camossi per come lo avevano preparato malgrado tutto, e sono ancora oggi sicuro che nonostante tutto se avesse avuto un turno in più avrebbe avuto anche ottime possibilità di arrivare in finale. Sarebbe sceso ancora, sotto i 10: l'ho visto molto bene, è che gli mancava la gara, il ritmo della competizione. Sono stato sorpreso positivamente perché avevano recuperato benissimo in poco tempo, non l'avrei mai dato per possibile e invece Marcel stava andando davvero molto forte. Poi, sorvoliamo sugli attacchi mediatici che ha dovuto subire ingiustamente anche lui.

Tornando alle gare, oramai è alle porte l'esordio stagionale di Ceccarelli: cosa ci dobbiamo aspettare?
Adesso c'è un debutto che è un po' un punto interrogativo ma siamo fortissimamente fiduciosi anche se la sfortuna ci perseguita. Samuele si è ammalato il 31 dicembre ed è tornato ad allenarsi solamente l'8 gennaio, per cui chi ha subito queste influenze sa perfettamente che ti mettono con le ginocchia a terra. Questa settimana fortunatamente ci siamo allenati meglio, con un po' di alti e bassi. Però vediamo da ora in poi ciò che riusciremo a fare e se si può lavorare un po' di più. Poi parlerà la gara, può darsi che venga anche una bella prestazione. Ma resta un po' un punto interrogativo, in queste condizioni.

E poi, quando vedremo il miglior Samuele?
Speriamo che la sfortuna ci lasci un po' stare, abbiamo già dato con i malanni e le malattie. Meglio ora che in stagione in corso. Comunque la parte invernale della stagione è stata pianificata insieme a lui. E si punta ai Mondiali Indoor di Glasgow tra il 1º e il 3 marzo. Lo faremo attraverso alcune date del World Indoor Tour, come quella in Germania di sabato 20, poi ad Ostrava il 30 gennaio, Parigi dell'11 febbraio, poi i campionati italiani ad Ancona nella seconda parte di febbraio. Il 23 siamo a Berlino, l'ultima tappa in vista di Glasgow.

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